Nel 1986 un giovane disegnatore di nome Giuseppe Palumbo si presenta nella redazione della Primo Camera Editore recando con sé alcune splendide tavole di un nuovo personaggio, un nerboruto e verdissimo supereroe dal nome di Ramarro che di lì a poco avrebbe invaso le pagine di Frigidaire con le sue folli gesta. Ramarro è infatti un eroe sui generis, come il rettile da cui prende il nome ha la possibilità di far ricrescere le parti del corpo che nel corso delle sue avventure gli vengono asportate. Anzi, a maggior ragione, Ramarro gode della situazione e questo fa di lui il primo e forse unico eroe masochista della storia del Fumetto. Le autolesionistiche imprese di Ramarro si propagano all'interno di un mondo dalle atmosfere livide e sature di colori cangianti e iridescenti. L'epicità dell'ambientazione diventa una perfetta cornice per Ramarro, eroe nero, perverso e decadente, che non rifugge l'abisso ma vi si specchia bramoso lasciandosi cadere. Geni del Male, donzelle in pericolo, mondi da salvare, Ramarro ci si butta a capofitto, ogni avventura un pretesto per soddisfare il suo masochistico bisogno di mutilazione e dolore, sempre alla ricerca di un avversario feroce e sanguinario, pronto ad inflìggergli le pene più atroci. Obiettivo finale: la sua totale e straziante autodistruzione. Dopo aver appena superato la soglia dei trentanni dal suo debutto, Ramarro si aggiunge alla collana dei Fondamentali di COMICON Edizioni con questo incredibile volume che racchiude tutte le sue avventure degli esordi ed altre storie del supereroe bizzarro. Dietro la splendida copertina inedita di Palumbo troverete schizzi, bozzetti, studi grafici, omaggi e tanto altro materiale inedito dagli archivi dell'artista lucano.)
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