La guerra promessa. La contesa di Taiwan e il grande gioco dell'Indo-Pacifico

Ripercorre vicende storiche di Taiwan, che alcuni secoli fa era abitata da popolazioni aborigene non cinesi, poi fu colonizzata da potenze esterne: Cina, Giappone, europei. Quando fu invasa da cinesi erano guidati da qualcuno che era in contrasto con chi stava prendendo il potere a Pechino. Taiwan paga le ambiguità e le timidezze degli USA nei confronti della Cina. Al tempo di Nixon, Mao pose come condizione per il disgelo il principio di una sola Cina, ma all'epoca a Taiwan c'era una dittatura di destra che dichiarava velleitarie ambizioni di conquista della Cina continentale: anche il Kuomintang di Chiang Kai-shek non aspirava all'indipendenza di Taiwan. Nel saggio si legge anche il ruolo della Casa Bianca e della Cia nell’impedire che Taiwan si costruisse la bomba atomica. La questione si complicò con la transizione di Taiwan alla democrazia tra fine anni '80 e inizio anni '90. Nel 1998 Bill Clinton ribadisce il no all'indipendenza di Taiwan ed il rifiuto al suo rientro nelle organizzazioni internazionali. L'identità culturale di Taiwan si afferma sempre più come differente da quella della Cina, permane un'impronta del Giappone, che è visto come un modello da una percentuale crescente delle giovani generazioni. Taino esamine prospettive e rischi del quadro internazionale, trattando anche delle elezioni presidenziali del 2024 a Taiwan, in cui il candidato dei democratici progressisti potrebbe essere William Lai che era stato sostenitore dell'indipendenza, anche se potrebbe sfumare le proprie posizioni nella campagna elettorale.