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Dettagli

2019
Tascabile
18 giugno 2019
2 voll., 1584 p.
9788806241216

Descrizione

La più autentica epopea narrativa della letteratura moderna.

«'Guerra' è il mondo storico, 'pace' il mondo umano. Il mondo umano interessa ed attrae particolarmente Tolstoj soprattutto perché egli è convinto che ogni uomo - di ieri, di oggi, di domani - valga un altro uomo...» - Leone Ginzburg

«La nuova traduzione di Emanuela Guercetti è un evento editoriale. È di fronte a imprese del genere che comprendi quanto diceva Iosif Brodskij a proposito della traduzione: è la madre di ogni civiltà» - Alessandro Piperno

«Ogni notte mi sveglio e leggo "Guerra e pace". Lo leggo con una tale curiosità e un tale ingenuo stupore, come se fosse la prima volta. È una cosa meravigliosa.» - Anton Čechov

Sullo sfondo della crisi europea degli inizi dell'Ottocento, si intrecciano le vicende dei membri di due famiglie dell'alta nobiltà russa, i Bolkonskij e i Rostov, fra i quali emergono le figure di Natasa Rostova, Andrej Bolkonskij e Pierre Bezuchov. Tolstoj accompagna i tre protagonisti, simboli dell'armonia del mondo, attraverso balli, battaglie, matrimoni, morti, partecipando direttamente alle loro inquietudini e dando voce ai moti interiori del cuore.

Valutazioni e recensioni

4,8/5
Recensioni: 4/5
(44)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Immenso autore. Da leggere almeno una volta nella vita

Recensioni: 5/5

La lettura di questa imponente opera mi ha tenuta impegnata tutta l'estate. Sarà stata la mancanza di tempo, le scadenze o più semplicemente la stanchezza ma, pur avendo percepito nettamente la sua importanza e centralità, l'ho trovata pesantissima. Se da una parte tutto il mondo che caratterizza la "pace" l'ho trovato interessante, leggero e scorrevole, l'universo della "guerra" mi è risultato indigesto. Il racconto delle battaglie troppo lungo e particolareggiato, le parentesi filosofiche inadatte a un romanzo. Soprattutto il terzo e quarto libro, quasi interamente dedicati alla campagna di Napoleone in Russia, li ho portati avanti con fatica. Detto questo, è sicuramente da leggere almeno una volta nella vita, anche solo per lo spaccato che restituisce rispetto al periodo in cui è ambientato.

Recensioni: 5/5

"Un buon lettore, un grande lettore, un lettore attivo è un 'rilettore'". VLADIMIR NABOKOV Quale occasione più allettante per ambire alla definizione data dal Maestro, se non la recente traduzione di Guerra e pace di Emanuela Guercetti! "Quando si legge Turgenev, si sa che si sta leggendo Turgenev. Quando si legge Tolstoj, si legge perché non ci si riesce a fermare." [Sempre LUI] L'impressione è che in prima lettura, avessi letto un altro libro. Non so cosa mi girasse per la testa in quel periodo, ma ciò che mi piacque e che mi rimase impresso all'epoca fu altro. E ciò avvalora la necessità della rilettura: aggiunge contenuti e stimola interpretazioni diverse. Sempre notevoli le sue considerazioni storico-politiche, filosofiche e religiose; magnifica l'evoluzione e la psicologia dei personaggi Andrej, Pierre e Napoleone, la cui interessantissima analisi dei comportamenti è ciò che, questa volta, più mi ha appassionato. È un fatto che, da femmina quale sono, sono state le vicende umane in quel contesto sociale e culturale ad incollarmi al testo piuttosto che quelle di pura strategia bellica. Quindi posso asserire che, in questo romanzo storico monumentale e assolutamente fondamentale, ce n'è per tutti i gusti e per tutti i generi, basta essere motivati e animati da una sana, consapevole e appassionata curiosità letteraria, storica e sociologica. "Se si ammette che la vita umana possa essere governata dalla ragione, si annulla la possibilità della vita."

Recensioni: 5/5

Io adoro i libri belli spessi, li cerco, quando vedo che un romanzo è composto da sole 100 o 200 pagine sono quasi scoraggiato dal comprarlo. Dico ciò perchè aver portato a termine questo grande classico della letteratura mondiale è stata una fatica bestiale, non per la sua mole ma perchè la storia non mi ha dato alcuna emozione. Tralasciando il fatto che ci sono tanti parti scritte in francese e non tradotte che mi hanno dato sui nervi, ma ho trovato i personaggi così insulsi e antipatici, non sono riuscito a provare empatia per nessuno. Se Tolstoj voleva farli passare per persone vuote e senza anima o valori, allora ci è riuscito benissimo. Sarò uno dei pochissimi a pensarla così, ma è un romanzo che non mi è piaciuto.