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Un potente affresco che tesse in un’ampia narrazione una storia della crociata che, come idea e fatto, giunge fino ai giorni nostri.
«Un ampio volume ricco di illustrazioni dalla narrazione scorrevole che, allargandosi rispetto ai confini cronologici tradizionali, raggiunge la contemporaneità» – La Lettura
«Mi raccontò l’emiro Husām al-Dīn: il re di Francia era un uomo savio e assai intelligente; e in una delle mie conversazioni io gli dissi: “Come è mai venuto in mente a Vostra Maestà, con tutta la virtù e il senno e il buon senso che vedo in lui, di montare su di un legno, cavalcare il dorso di questo mare, e venire in questo paese così popolato di musulmani e di truppe, nella convinzione di poterlo conquistare e farsene signore?”. Quest’impresa è il maggior rischio cui poteva esporre se stesso e i suoi sudditi. Il Re sorrise e non rispose. “Nella nostra legge – aggiunsi – per chi percorre più volte questo mare, mettendo a repentaglio la sua persona e il suo avere, non è accolta come valida la sua testimonianza in giudizio”. “E perché?”, domandò il re. “Perché da quel modo d’agire noi deduciamo che sia deficiente di senno, e di chi è deficiente di senno non si conviene accogliere la testimonianza”. E il re, di rimando, con un sorriso: “Perdio, bene ha detto chi ha detto così, e non ha errato chi così ha giudicato”.» - Ibn Wāṣil, metà XIII sec.
All’inizio ci sono i pellegrini, i crucesignati diretti a Gerusalemme che recano cucita o ricamata sulla spalla, sul petto, o sulla bisaccia, una croce. La crociata è stata iter, peregrinatio, passagium: spedizione militare, viaggio religioso, itinerario marittimo. Se ai tempi della prima spedizione (1096-99) la volontà di liberare dall’occupazione musulmana le terre in cui era vissuto Gesù si accompagnò a un grande fervore religioso, in seguito altri fattori decisivi motivarono le campagne militari in Terrasanta. Per le repubbliche marinare, la possibilità di ottenere il controllo strategico di rotte e porti mediterranei; per il papato, di aumentare il proprio prestigio; per i sovrani laici, di liberarsi di folle insofferenti e aristocratici riottosi; senza contare il desiderio di avventura, molto sentito nella società feudale, e il richiamo dei tesori d’oriente. Fede, interesse economico, attrazione per l’ignoto spingono dunque l’Europa cristiana in Oltremare. Più tardi la crociata diventerà lotta all’eresia, strumento di controllo politico, atto di difesa dell’antemurale balcanico e mediterraneo-orientale contro le offensive ottomane, custodia maris contro i corsari barbareschi, impegno di cristianizzazione del Nuovo Mondo. Un potente affresco che tesse in un’ampia narrazione una storia della crociata che, come idea e fatto, giunge fino ai giorni nostri.Indice
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'analisi totale del termine crociata, partendo dalla prima e vera crociata che portò alla liberazione di Gerusalemme,fino ai giorni nostri, cioè il rapporto tra occidente e Islam. Un viaggio attraverso mille anni di storia, appassionante e ricco di sfumature, Un libro monumentale, con bellissime immagini.
Innanzitutto, da lettore "dilettante" di libri di storia, il mio giudizio è estremamente positivo e, nonostante la lettura mi abbia richiesto un paio di mesi per la volontà di cogliere ogni minimo dettaglio e di appuntare spesso sul testo note e richiami, le ore trascorse con il volume in mano sono state davvero piacevoli. Tre cose vorrei sottolineare: - il fatto che si affronti la questione "crociata", a livello temporale, ben oltre la fine del XIII secolo è una meravigliosa sorpresa perché permette di conoscere fatti ed episodi ad essa legati in parallelo ed in relazione ad avvenimenti ben più noti e studiati; fatti ed episodi che sono spesso ignoti e la cui conoscenza aiuta nell'interpretazione di dinamiche e logiche molto citate nei libri di storia, ma spesso poco lineari e di ardua interpretazione. - la grande soddisfazione del lettore per il fatto di ritrovare nel testo riferimenti alle lotte di potere tra esponenti e dinastie arabe e turche, tra le città marinare, che via via si sono alleate e scontrate con regnanti europei e islamici e con gli ordini monastico-cavallereschi e per i numerosi riferimenti al fenomeno crociata in ambito cismarino (eresia, lotta nella penisola iberica e nella regione balcanica, etc...). - infine la lucidissima analisi sulle mistificazioni della jihad e sul falso concetto di "guerra totale" e di "scontro fra popoli" e l'illuminante concetto del "salad bowl", che mi fa venire in mente una questione similare nella relazione e nella parità uomo-donna: non due elementi che devono cercare di essere uguali per essere pari, ma due elementi che sono intrinsecamente differenti e che, nella conoscenza reciproca, nel rispetto e nella valorizzazione delle innegabili differenze, si completano e traggono l'una dall'altro, e viceversa, spunti e motivi di confronto e di crescita. Consigliatissimo !
Per gli appassionati di storia delle crociate un gioiello. Ricco di illustrazioni preziose, scorrevole ma di alto livello storico. Anche la copertina rigida e la carta traslucida ne fanno un libro piacevole da maneggiare
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