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Dettagli

2023
3 febbraio 2023
192 p., Brossura
9788881546756

Descrizione

Alle sei e quarantacinque del mattino di una fredda e nebbiosa giornata di dicembre, la signora Drabdump sale le scale della sua misera casa nel povero quartiere di Bow, a Londra, e bussa forte alla porta di Arthur Constant, il suo inquilino. Quindi scende in cucina, mette il bollitore sul fuoco e aspetta. Brava persona quel Constant, un vero gentiluomo. Aveva chiesto lui di essere svegliato presto, ma ormai sono le sette e mezzo e ancora non si vede. La signora Drabdump torna di sopra e bussa di nuovo. Nessuna risposta. Forse il mal di denti della sera prima è peggiorato e Constant ha deciso di rimanere a letto ancora un po'. Ma non compare neppure alle otto né alle otto e trenta. Un orribile presentimento s'insinua nella mente della donna che decide di chiedere aiuto a George Grodman, il famoso investigatore in pensione che abita dall'altra parte della strada. I due salgono di sopra e Grodman prova la maniglia della porta: chiusa. Non rimane che forzarla; un paio di spallate e l'uscio è sfondato e il chiavistello divelto. La stanza è silenziosa; dalle finestre, anch'esse sbarrate, entra un filo di luce. Constant giace nel letto, con la gola tagliata. Scritto nel 1891, questo libro è entrato nella storia della letteratura gialla: è infatti il primo romanzo in cui si mette in scena il fortunato motivo del "delitto nella camera chiusa".

Valutazioni e recensioni

3,5/5
Recensioni: 4/5
(4)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Un capolavoro intramontabile della storia del giallo ed in particolare della camera chiusa. Libro immancabile nelle collezioni di ogni amante del giallo classico.

Recensioni: 5/5

romanzo troppo lungo, stancante

Recensioni: 5/5

Nonostante il romanzo contravvenga a più d’una delle “venti regole per scrivere romanzi polizieschi” elencate da S.S. Van Dine (per la verità formulate 37 anni dopo la stesura di The Big Bow Mistery) la sua lettura è avvincente e non priva di un umorismo che giova alla narrazione. Se poi consideriamo l’importanza storica del libro, il primo a trattare il problema del delitto in una camera chiusa dall’interno, citato anche da Derek Smith nel suo L’Enigma della Stanza Impenetrabile, allora ritengo debba essere assolutamente raccomandato agli appassionati del genere

Recensioni: 5/5

Non sono una grande appassionata di gialli, seppur talvolta li includo nelle mie letture, quindi questa è un'opinione da neofita. L'ho trovato molto piacevole, e, cosa non indifferente (ma forse proprio per la mia essenza neofitica al genere), fino all'ultimo non ho saputo indovinare come sarebbe andato a finire. Mi sono approcciata a questo libro incuriosita dal fatto che venisse pubblicizzato come il primo romanzo con delitto in camera chiusa, seppur all'incirca una cinquantina di anni prima fosse uscito il primo vero racconto del genere, I delitti della Rue Morgue di Poe, che ho recuperato poco dopo la lettura di questo libro (e che ho trovato decisamente geniale, seppur non trovi particolarmente avvincente la scrittura di Poe). Pur essendo un libro scritto sul finire dell'800 è decisamente scorrevole; mi ha tenuto compagnia una settimana di quest'estate, l'ho sbocconcellato poco a poco ogni mattina prima di dedicarmi al lavoro, motivo per cui lo assocerò sempre al tepore delle prime mattine estive, pur essendo ambientato tra le nebbie e le uggiose giornate di Londra. Lo consiglio come lettura non impegnativa e piacevole.