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Dettagli

2022
Tascabile
22 giugno 2022
208 p., Brossura
9788809950535

Descrizione

New York, 1922: il giovane Nick Carraway si trasferisce nella scintillante Long Island, in un piccolo cottage circondato dalle dimore sfarzose dei nuovi ricchi. Così conosce il misterioso Jay Gatsby, che ogni sabato sera organizza stravaganti feste con centinaia di invitati, tra meravigliosi abiti da cocktail e auto di lusso. Ma dietro questa facciata sfavillante, Gatsby nasconde un'oscura solitudine, e un amore disperato per una donna irraggiungibile. Attraverso l'ascesa e la caduta del protagonista, Fitzgerald ci regala una grande parabola del sogno americano.

Valutazioni e recensioni

4,7/5
Recensioni: 4/5
(7)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Fitzgerald pubblicò questo libro nel 1925. L'autore è riuscito, con maestria, a trasmettere tutta l'atmosfera di quegli anni "ruggenti" che, per certi versi, mi hanno fatto ricordare un po' l'atmosfera che respiravamo nei nostri anni '80, in cui l'edonismo e il ripiegamento nella sfera del privato ci spingevano sempre più verso un cieco egoismo e un materialismo consumistico e libertino. A mio avviso, i personaggi chiave sono Tom Buchanan e Jay Gatsby. Il primo, è un ricco borghese apparentemente "per bene", ma razzista, violento e adultero, quindi falso e assai ipocrita; il secondo, è un delinquente il cui sincero amore per Daisy trasformerà in una persona migliore, tanto da farcelo apparire come uno sfortunato idealista e un povero illuso all'inseguimento del suo "Graal". Il messaggio dell'autore è chiaro: le apparenze ingannano, spesso dietro una facciata di perbenismo e buona nomea, si cela un individuo spregevole; al contrario, un "contrabbandiere" può rivelarsi una persona capace di nobili sentimenti e grandi slanci di altruismo. Sono molti i temi dell'opera: il proibizionismo; l'incoscienza di quegli anni euforici, ricchi di illusioni, denaro facile e sete di potere; e poi tanti elementi autobiografici sparsi qua e là. Ma, secondo me, ci sono altri due tempi fondamentali. Il primo, è quello del rimpianto: certi treni passano soltanto una volta; e poi c'è quello che più mi ha colpito: l'irriconoscenza del genere umano. Quest'ultimo si manifesterà in tutta la sua terribile realtà nel finale del libro, ma non voglio rivelare di più. Basti qui dire che quando ho chiuso il libro, dopo aver letto l'ultima pagina, mi è venuta in mente una frase attribuita ad Enrico De Nicola: "La gratitudine è il sentimento della vigilia".

Recensioni: 5/5

Fitzgerald pubblicò questo libro nel 1925. L'autore è riuscito, con maestria, a trasmettere tutta l'atmosfera di quegli anni "ruggenti" che, per certi versi, mi hanno fatto ricordare un po' l'atmosfera che respiravamo nei nostri anni '80, in cui l'edonismo e il ripiegamento nella sfera del privato ci spingevano sempre più verso un cieco egoismo e un materialismo consumistico e libertino. A mio avviso, i personaggi chiave sono Tom Buchanan e Jay Gatsby. Il primo, è un ricco borghese apparentemente "per bene", ma razzista, violento e adultero, quindi falso e assai ipocrita; il secondo, è un delinquente il cui sincero amore per Daisy trasformerà in una persona migliore, tanto da farcelo apparire come uno sfortunato idealista e un povero illuso all'inseguimento del suo "Graal". Il messaggio dell'autore è chiaro: le apparenze ingannano, spesso dietro una facciata di perbenismo e buona nomea, si cela un individuo spregevole; al contrario, un "contrabbandiere" può rivelarsi una persona capace di nobili sentimenti e grandi slanci di altruismo. Sono molti i temi dell'opera: il proibizionismo; l'incoscienza di quegli anni euforici, ricchi di illusioni, denaro facile e sete di potere; e poi tanti elementi autobiografici sparsi qua e là. Ma, secondo me, ci sono altri due tempi fondamentali. Il primo, è quello del rimpianto: certi treni passano soltanto una volta; e poi c'è quello che più mi ha colpito: l'irriconoscenza del genere umano. Quest'ultimo si manifesterà in tutta la sua terribile realtà nel finale del libro, ma non voglio rivelare di più. Basti qui dire che quando ho chiuso il libro, dopo aver letto l'ultima pagina, mi è venuta in mente una frase attribuita ad Enrico De Nicola: "La gratitudine è il sentimento della vigilia".

Recensioni: 5/5

Questo romanzo mi ha colpita nel profondo. Provai a leggerlo da adolescente ma non ne avevo colto la carica di innovazione, mi sembrava una storia profondamente banale e ripetitiva, così decisi di interrompere la lettura dopo la prima ventina di pagine. Condizionata anche dal film del 2013 con Leonardo di Caprio( film che reputo bellissimo in tutto tranne che nella scelta dell'attrice per Daisy, poco adatta al ruolo secondo me), mi sono decisa a rileggerlo e non me ne sono affatto pentita. Il libro offre uno spaccato straordinariamente fedele di quello che doveva essere il clima dei ruggenti anni venti tra gli americani ricchi, clima nel quale emerge trionfalmente Gatsby, così pregno di mistero e talmente chiacchierato da sembrare più una figura mitologica che una vera e propria persona. Le attuali caratteristiche di Gatsby e soprattutto la sua immensa ricchezza sono la molla con la quale Gatsby tenta l'impresa della vita: conquistare il suo amore di gioventù, Daisy. Il libro però non parla solo di una storia d'amore non realizzata, ma di molto altro. Parla di conflitto sociale, di differenze tra nuovi ricchi e persone facoltose da generazioni e generazioni, al punto che il lettore si chiede se l'amore di Gatsby per Daisy non sia solo un sentimento puro ma anche una sorta di sublimazione del riscatto sociale tanto anelato dal protagonista fin dal suo primo incontro con lei. Quel che è certo è che l'amore di Daisy per Gatsby è infantile, di facciata, e si rivolge più alla sua condizione economica che non a lui personalmente. Gatsby cade nella trappola del passato, un passato pieno di fantasmi che lo tormentano. Forse l'insegnamento che ci ha comunicato l'autore è proprio questo: il passato non si può ripetere, e forse è meglio così. consiglio

Recensioni: 5/5

STUPENDO. Unico, da leggere assolutamente. È incredibile la storia di Gatsby, personaggio interessantissimo. Romantico, ma non eccessivamente, finale drammatico, enigmatico più che altro