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Uno tsunami, un torrente di parole autoreferenziali. Nel peggiore degli stili italici. Meglio rileggersi un libro del Maestro. Questo libro è l'apoteosi del nozionismo fine a se stesso. Faccio fatica a finirlo, pur essendo un lettore di Camilleri (lette tutte le opere). Per i suoi 90 anni, meritava di meglio.
Recensioni
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Nell’anno dei 90 anni di Camilleri un omaggio allo scrittore, una chiave di lettura della sua opera. Lo storico Giovanni De Luna, il linguista Tullio De Mauro, il critico Vittorio Spinazzola, gli esperti di letteratura italiana contemporanea Ermanno Paccagnini e Mauro Novelli, il filosofo del linguaggio Franco Lo Piparo, oltre allo stesso Salvatore Silvano Nigro curatore del volume, sono solo alcuni degli specialisti chiamati a spiegare che scrittore è Andrea Camilleri.
Sia con Montalbano che con i romanzi storici Camilleri ha raccontato l’Italia degli ultimi
venti anni aiutandoci a squarciare il velo dell’impostura utilizzata da un potere politico teso
all’inseguimento di una legittimazione sempre precaria. -
Giovanni De Luna
Più di dieci anni fa un convegno dedicato a Camilleri indagava le ragioni della sua
popolarità. Ci si chiedeva come potesse avere tanto successo in Italia - e all’estero - uno
scrittore giunto al suo primo vero romanzo in età matura, inventore di una lingua che non è
italiano e non è dialetto, intellettuale colto capace di corredare i suoi romanzi di riferimenti
letterari, cultore della storia, radicale in politica, insomma: come poteva spiegarsi il suo
incontro con una massa di lettori che, per il numero, ci si aspetterebbe immatura a
comprenderlo e impreparata a goderlo?
Oggi nel 2015 che Andrea Camilleri sfiora il traguardo dei cento titoli e che il numero dei
lettori è aumentato in maniera esponenziale, quella domanda ce la poniamo ancora. E se la
pongono soprattutto studiosi di diverse discipline: storici, critici, linguisti, filologi,
antropologi, esperti della comunicazione, italianisti. Ciascuno di loro propone una
interpretazione a partire dalla propria disciplina e l’insieme dei punti di vista offre un
quadro coerente. Lo storico Giovanni De Luna, il linguista Tullio De Mauro, il critico
Vittorio Spinazzola, curatore dell’annuario «Tirature», gli esperti di letteratura italiana
contemporanea Ermanno Paccagnini e Mauro Novelli, il filosofo del linguaggio Franco Lo
Piparo, oltre allo stesso Salvatore Silvano Nigro curatore del volume, sono solo alcuni degli
specialisti chiamati a spiegare che scrittore è Andrea Camilleri e le ragioni della sua
indiscussa e autentica popolarità.
Ma non si tratta solo di spiegare il fenomeno editoriale. Qui si scava più a fondo, si tratta di
capire cosa sono i racconti di Camilleri - non importa se si tratta dei romanzi storici o della
saga di Montalbano -, il suo rapporto con la storia, con la lingua, con i luoghi, con le
abitudini e i riti della terra cui appartiene e in cui ambienta le sue storie, quali contenuti
trasmette e con quali metodi.
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