Le teorie della giustizia sembrano costruite per mondi ideali e ipotetici, mentre nel mondo reale, nella storia, vittime di ingiustizie terribili sono esseri in carne ed ossa. Che fare davanti alle ingiustizie? Le possibili risposte sono fallaci: la vendetta, reagendo al male con il male, non fa che aumentare il male complessivo; il diritto penale punisce ma non ripara. Tutte le risposte in realtà sono fallaci perché arrivano sempre ex post, quando il male è fatto. La via d'uscita, secondo l'autore, sta in una scelta morale consapevole: riconoscere l'Altro come soggetto degno di rispetto è la condizione minima che impedisce di considerarlo un non-umano, qualcosa di cui si può disporre a piacere. Solo riconoscendo l'Altro si può pensare che ucciderlo non sia né normale né banale. )
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