Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 1 lista dei desideri
Giuliana dai capelli di fuoco
Attualmente non disponibile
8,34 €
-5% 8,78 €
8,34 € 8,78 € -5%
Attualmente non disp.
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
8,34 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
8,34 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
Chiudi

Promo attive (0)

Dettagli

1991
15 gennaio 1991
75 p.
9788839706072

Voce della critica


scheda di Crucianelli, F., L'Indice 1991, n. 4

Il 22 febbraio 1940 viene fondata la Regia Scuola di Danza, l'attuale Accademia di Danza Nazionale, la prima e ancora adesso unica scuola pubblica di danza. A cinquant'anni dalla sua istituzione, una delle fondatrici, Giuliana Penzi, nel raccontarci la sua vita, descrive le alterne vicende della scuola. Dove finisca la storia della Penzi e dove inizi quella della Scuola è difficile dirlo. Ogni accadimento che poteva influire sulla faticosa crescita dell'Accademia ha inevitabilmente scosso l'esistenza dell'autrice e viceversa. Giuliana Penzi danzatrice, nasce alla Scala di Milano, alla fine degli anni venti. Negli anni trenta e quaranta viene apprezzata dal pubblico per la sua eccezionale bravura. Giovanissima le viene offerta la possibilità di andare a insegnare a Roma. A farle questa proposta è Ja Ruskaja, una danzatrice russa che, stabilitasi in Italia, tentò di attuare, seguendo le innovazioni proposte dalla Duncan, un vasto piano didattico sulla danza, che si fondava sul principio che essa dovesse essere un "metodo integrale di educazione" e una "libera espressione dell'attitudine e temperamento della danzatrice". Le due donne ebbero, nella storia dell'Accademia, ruoli molto diversi. La Ruskaja, per certi versi, fu simile a un padre, realistica nel cercare sempre nuove fonti di finanziamento per offrire alla Scuola e alle allieve maggiori possibilità, e nello stesso tempo autoritaria, possessiva ed egocentrica. Come fosse una madre - devota, amorevole, non possessiva e allo stesso tempo orgogliosa - la Penzi ha aiutato le allieve a crescere e a raggiungere quei teatri, che ella, prematuramente, aveva purtroppo abbandonato. Forse, si deve proprio a questa loro diversità, se il progetto di una Scuola pubblica di danza si è potuto realizzare anche in Italia.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore