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Dettagli

2022
20 settembre 2022
672 p., Brossura
9788807034961

Descrizione

1992. È il cadavere di Lorena Haller, ventiquattro anni, ventiquattro coltellate – la prostituta che clienti, spacciatori e colleghe chiamavano “la bambina” – a gridare: il vostro Paradiso è solo una bugia. È così che chiamano Bolzano, la città che ha preso Lorena, l’ha illusa, poi l’ha usata e gettata via, come immondizia. Paradiso. Isola felice. Nonostante la prostituzione, l’alcol, i suicidi, la violenza, l’eroina a fiumi e gli omicidi irrisolti a prendere polvere nei fascicoli della questura. Lì, in una cella che non dovrebbe esistere, viene plasmata l’immagine di una terra dove ogni crimine diventa colpa del benessere. Ma Lorena è stata uccisa da un uomo brutale e determinato che soltanto Luther Krupp, il commissario troppo giovane, troppo inesperto e troppo ligio alle regole, ha il coraggio di chiamare, da subito: serial killer. E in quegli anni, senza manuali da studiare o unità specializzate a cui scaricare l’indagine, arrestare un mostro che uccide per il piacere di uccidere, è come andare a caccia di un unicorno. Inoltre: il Paradiso non si deve sporcare. Questo lo sa persino Alex Milla, lo “spalatore di ghiaia”, come lo chiamano alla redazione della “Voce delle Alpi”. Anche lui troppo giovane, troppo inesperto e con il cuore troppo tenero per essere un vero reporter. E per uscire indenne da ciò che si è appena scatenato. Perché in Paradiso, se vai a caccia di unicorni, rischi di trovare le iene. Partendo dal clamoroso caso criminale del “Mostro di Bolzano”, Luca D’Andrea si spinge fino ai confini della morale: dove inizia la cronaca e dove il gusto del sangue? Con ritmo implacabile, nelle sue mani il crime si trasforma in una narrazione epica capace di far riesplodere nella contemporaneità conflitti e interrogativi eterni: che cosa diventa la giustizia quando, seguendo la via del Male minore, si tramuta in ossessione?

Valutazioni e recensioni

4,8/5
Recensioni: 4/5
(6)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

e molto interessante lo consiglio vivamente

Recensioni: 5/5

Libro molto interessante perchè costruisce, a partire da una storia vera, un racconto dai due volti, che sembrano muoversi in senso opposto...la bravura dell'autore consiste nel non prendere parte e nel non indirizzare il lettore verso un senso o l'altro, cosa assolutamente non facile...insomma, davvero una bella scrittura...

Recensioni: 5/5

Il libro racconta in modo romanzato ma molto accurato la vera storia del "Mostro di Bolzano" che a inizio anni '90 uccise in modo efferato cinque prostitute e che fu arrestato dopo mesi di indagini. Il racconto è decisamente bello e fa pensare che nella realtà si possano verificare fatti analoghi a quelli solitamente descritti nei thriller. Perché questo romanzo è un vero proprio thriller con terribili omicidi, indagini del commissario tenebroso, giornalisti che scavano nella ghiaia alla ricerca di indiscrezioni, sottobosco sociale,... Consigliato vivamente

Recensioni: 5/5

All'inizio, tenendolo in mano, mi ha dato l'impressione più che di un libro, di un tomo enciclopedico, tale è la sua mole. Iniziando la lettura, si ha la sensazione di entrare in una stanza buia, e di essere indotto a pensare che tutto è incerto quando non è così. Senti di dovere procedere con attenzione e cautela mentre tutto intorno a te è nero. Una storia nera, nera, nera, senza sbocco né speranza. I protagonisti sono persi , smarriti, impauriti, corrotti o corrompibili: il commissario onnipotente, l'ispettrice in minigonna che scopa palestrati di cui non rammenta il nome, il commissario alla prima esperienza e pieno di buoni propositi, il vecchio giornalista che ha visto già tutto, il giovane giornalista che vorrebbe sfondare, la ragazza dei fiori, la prostituta filosofa ed ammaliante. Anime perse? Non so, ma è certo che non ci sarà un vero lieto fine: troppo sangue, gole tagliate, giovani vite spezzate, senza pietà, con rabbia ed indifferenza. Si sente il puzzore di corpi mal lavati, di sudore stantio, di paura, d'orina che non si può trattenere. Sarà fatta giustizia? Forse si, forse soltanto in parte. Ed, in ultimo, vite sospese, altre definitivamente recise. Sullo sfondo, il giovane giornalista e la ragazza dei fiori che odia le rose senza spine: entrambi in cammino verso la redenzione. Non è un libro per mammolette, per benpensanti, per beghine d'acquasantiera,Ma i libri non devono essere adatti, i libri nascono come luogo da esplorare, non come abito da indossare, possono essere meravigliosi per chi sta già cercando un luogo come quello, e possono essere terribili per chi non sopporta quel luogo.. I libri possono essere dei sassi in cui inciampare nella diffidenza di un percorso letterario, o delle pietre da collezionare sopra uno scaffale. Un consiglio: allacciate le cinture.