Girotondo-Amoretto
di Arthur Schnitzler
Traduzione di Fulvia Cardella Edizioni integrali Girotondo, opera teatrale di Schnitzler di cui nel 1904 venne vietata la pubblicazione perché giudicata oscena, è un dramma in cui dieci individui di differente estrazione sociale (dal conte alla prostituta, passando per il poeta e la ragazzina) si incontrano a due a due in altrettante scene. I quadri consistono quindi dei loro dialoghi e si concludono sempre con un atto sessuale, che non viene però mai rappresentato sul palco. Uno dei due personaggi della scena appena conclusa riappare in quella successiva, in una concatenazione di incontri che potrebbe procedere all’infinito. Quello di Schnitzler è un testo grottesco, in cui i personaggi e le loro parole si svuotano di senso, in cui la danza del corteggiamento si conclude in rapporti sessuali aridi e scontati. A dominare e governare i comportamenti umani è la banalità, la vacuità delle relazioni, l’assenza di sentimenti sinceri. Arricchisce il volume il dramma in tre atti Amoretto. «Lo so, che non sei una principessa. Al di là di tutto, quello che voglio sapere è semplicemente se riesci a sentire la vita dentro di te. Percepisci la vita in te?» Arthur Schnitzler nacque a Vienna il 15 maggio 1862. Medico e psichiatra, lavorò anche con uno dei maestri di Freud. Autore di numerosi lavori teatrali di successo, in cui ironizzava ferocemente sulla vita frivola e vuota della Vienna di fine secolo, ha scritto romanzi e racconti (tra gli altri La signorina Else, Verso la libertà, Fuga nelle tenebre) in cui predomina l’introspezione psicologica e affiorano le nevrosi e gli elementi onirici. Morì a Vienna il 21 ottobre 1931. Di Arthur Schnitzler la Newton Compton ha pubblicato Doppio sogno, il romanzo che ha ispirato l’ultimo capolavoro di Stanley Kubrick, Eyes Wide Shut, e Girotondo. )
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