un caleidoscopio di personaggi improbabili, sopra le righe, eccessivi e umanissimi
«Uno dei libri più sbilenchi, imprevedibili e geniali scritti su Napoli negli ultimi tempi.» -
Francesco Durante, Il Mattino
«Un libro divertente e spiritoso. Un meraviglioso esempio di come si dovrebbe fare il giornalista.» - Enrico Vanzina
«È una penna caustica, irriverente e acuminata quella di Marco Ciriello, giornalista e scrittore napoletano che della propria città ha una visione lucida e sopratutto assai lontana dalla retorica.» - Mirella Armiero, Il Corriere del Mezzogiorno
"Un giorno di questi" è un'immersione nella Napoli del decennio Ottanta - quella violentissima ed euforica che va da Cutolo a Troisi - con una breve parentesi romana tra l'onirico e il ministeriale, tra Fellini e il borghese piccolo piccolo. Attraverso lo sguardo di un giornalista di cronaca nera si assiste all'inesorabile mutazione della città: dal fumo di contrabbando che dalle strade arriva nelle redazioni; al rapporto umano, ancora possibile, con gli ultimi guappi; fino all'arrivo della Nuova Camorra, la stessa che uccide Giancarlo Siani, raccontato qui secondo un'altra verità, quella prima affiorata e poi sommersa. Intanto, chi registra, vede scorrere avvenimenti e persone, morti, agguati e partite. Un romanzo per giorni, ogni frammento uno di questi, passati incontrando i fratelli Giuliano, Maradona, il principe di Sansevero, Nicola Pugliese, Franco Califano, Nunzio Gallo, Joe Marrazzo, Enzo Biagi. Poi il distacco e l'approdo nella capitale, a un nuovo giornale, con altre scene e altri incontri (qui si vedono De Michelis, Zeffirelli, la Pivano, la spiaggia di Ostia senza Pasolini, addirittura Marco Polo e Pablo Escobar). Infine il ritorno a Napoli, da straniero, del protagonista. Un racconto lieve, dolente, ironico, nostalgico e vitale.)
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