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E/O
2015
31 marzo 2015
211 p., Rilegato
9788866326410

Descrizione

Una donna ancora giovane, serena e appagata, tutt’altro che inattiva nel cerchio sicuro della famiglia, viene abbandonata all’improvviso dal marito e precipita in un gorgo scuro e antico.

«La voce rabbiosa, torrenziale di questa autrice è qualcosa di raro» - The New York Times

«Ho letto questo romanzo in un giorno, obbligandomi a prendere respiro come fa un nuotatore. I giorni dell’abbandono è stellare» - Alice Sebold, autrice di "Amabili resti"

Rimasta con i due figli e il cane, profondamente segnata dal dolore e dall’umiliazione, Olga, dalla tranquilla Torino dove si è trasferita da qualche anno, è risucchiata tra i fantasmi della sua infanzia napoletana, che si impossessano del presente e la chiudono in una alienata e intermittente percezione di sé. Comincia a questo punto una caduta rovinosa che mozza il respiro, un racconto che cattura e trascina fino al fondo più nero, più dolente dell’esperienza femminile.

Valutazioni e recensioni

4/5
Recensioni: 4/5
(90)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

La scrittura di Ferrante lascia sempre incollati alle pagine, è una garanzia, ma in quest'opera sembra piu acerba rispetto alla saga dell'amica geniale. La parte centrale mi è sembrata ripetitiva e stagnante, infatti ho raggiunto un momento di stallo durante la lettura e il finale mi è sembrato banale. In ogni caso Elena Ferrante riesce come sempre a descrivere i sentimenti umani in modo incredibilmente vero, crudo, diretto. Nostante le perplessità lo consiglio.

Recensioni: 5/5

Libro che ti tiene incollato alle pagine. Una finestra nella vita quotidiana di una donna lasciata dal marito. Un libro breve bello e anche doloroso a tratti. Lo consiglio

Recensioni: 5/5

In queste pagine ho scoperto il racconto personale di una donna che non si sapeva riconoscere senza il marito, senza il ruolo di moglie, che l'aveva costretta a guardare da lontano i propri sogni da quindici anni. Non si sapeva più... Nei giorni successivi all'abbandono quindi si ritrova a fare i conti con sé stessa. L'immagine che ha di sé è di come vuole essere vista dagli altri. A volte si lascia andare senza freni, al ruolo della 'poverella del paese natio' altre volte alla donna sicura di sé e del suo aspetto. Prova e riprova ruoli inconsci diversi fino a ritrovare il suo di diritto, Olga. Buona lettura

Recensioni: 5/5

a tratti angosciante, facevo fatica a leggerlo. Cmq una lettura discreta