Il volume mette in luce i significati di questo colle singolare, a partire dalla figura mitica di Giano, il dio del passato-futuro a cui si affiancano prima NoeÌ e poi san Pietro, crocefisso sul Montorio (“Mons Aureus”). Nell’arco dei secoli il Gianicolo si pone come luogo di dialogo e di incontro, di guerra e di pace, di difesa militare (fortificazioni di Urbano VIII) e di rifugio-otium in quanto territorio prediletto dalle famiglie patrizie, per lo piuÌ toscane, strettamente collegate con la vicina corte pontificia. L’Acqua Paola consente la creazione di fontane monumentali e l’irrigazione di vigne e giardini. Dietro il “Fontanone” viene istituito un Orto botanico, precursore di quello attuale nella Villa Corsini. La suggestione del paesaggio induce da un lato il definitivo insediamento dell’“Arcadia” sul colle e dall’altro l’istituzione di stabilimenti moderni per la cura del corpo e della mente, come l’Ospedale “dei Pazzerelli” (manicomio-villaggio immerso nel verde) o l’ospedale pediatrico “Bambin GesuÌ”. Il 1849 vede i combattimenti che concludono drammaticamente la seconda Repubblica Romana: in quest’aura viene creato il suggestivo parco delle rimembranze, coi monumenti di Giuseppe e Anita Garibaldi e con le memorie degli “eroi” garibaldini. Teatro della rivalitaÌ tra Spagna (intorno a S. Pietro in Montorio) e Francia (con la villa “il Vascello”, omaggio a Re Sole), il Gianicolo in tempi piuÌ moderni viene scelto come residenza da una rete internazionale di proprietari amanti delle arti e delle antichitaÌ. Da qui discende, dopo il 1870, quel sistema organico di grandi istituzioni italiane e straniere che hanno ormai stabilmente trasformato il colle in una straordinaria “Repubblica” o “SocietaÌ delle Nazioni” delle Scienze, delle Lettere e delle Arti.
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