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Pubblicazione molto bella, soprattutto per le sue illustrazioni anche se piuttosto limitata nei testi, i quali, malgrado ciò, ci aiutano ad osservare un dato oltremodo importante. Infatti, ci fa ricordare come il primo "Ghetto" - così come lo stesso termine - ha origini nella laguna di Venezia e che poi, da lì, la deleteria limitazione delle libertà agli Ebrei, si era estesa e diffusa non solo in Italia ma anche all'estero. Perciò, è bene che tutti quelli che oggi si offendono quando qualcuno osa alludere al razzismo italiano, non dimentichino che nemmeno noi che siamo soliti a definirci "brava gente", non siamo affatto esenti dal peccato delle discriminazioni. Vi si apprende, fra l'altro, che agli Ebrei era interdetta la circolazione di notte, dovendo permanere chiusi, isolati nello spazio a loro destinato; e per un determinato periodo non potevano assolutamente risiedere nelle zone abitate dai Cristiani... Ed a chi, eventualmente, possa pensare che gli Ebrei non erano disposti all'assimilazione, è utile la lettura di queste poche pagine perché vi apprenderà pure come non era per specifica ed esclusiva scelta propria che gli Ebrei si dedicavano alla pratica dell'usura e della speculazione pecuniaria. Non per niente, erano stati ingiustamente esclusi dalle arti e mestieri, dagli uffici pubblici e dalle armi, dalle professioni liberali e dal possesso fondiario... Non rimaneva loro altro che il commercio del danaro, proibito ai propri fedeli dal Cristianesimo perché - come si diceva -, il danaro era lo sterco del demonio, anche se, in fondo, i prelati della nostra Chiesa non hanno mai rifiutato di accumularlo... Inoltre, in più occasioni, avevano dato il proprio contributo nella lotta contro gli invasori, contro i nemici nei conflitti armati, sia con il finanziamento perfino della nostra stessa Chiesa per le Crociate, come pure con il diretto impegno e sacrificio fisico, nei combattimenti in difesa delle cause delle città in cui abitavano.
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