Il volume presenta il lavoro di Tim Eitel, David Schnell e Matthias Weischer, tra i migliori protagonisti della giovane pittura tedesca ed europea. Legati inizialmente alla “Scuola di Lipsia”, a partire dagli anni Novanta hanno conseguito risultati di grande valore attraverso l’uso di un linguaggio figurativo declinato secondo linee di ricerca individuali legate ai generi più significativi dell’arte:il ritratto, il paesaggio, la pittura d’interni.Per gli artisti tedeschi nati negli anni Cinquanta e Sessanta, che hanno vissuto l’intensa stagione segnata dal crollo del muro di Berlino, la fine della DDR aveva rappresentato una sorta di profonda frattura con il proprio passato, con l’ideologia e le mistificazioni del potere. Proprio da questo radicale distacco con il passato sono nate le energie creative che hanno alimentato le nuove generazioni nati negli anni Settanta.??E’ il caso di Tim Eitel, David Schnell, e Matthias Weischer. I tre artisti sono legati da un comune percorso formativo: dalla Germania occidentale hanno infatti scelto di trasferirsi a Lipsia per studiare arte e pittura alla Hochschule für Grafik und Buchkunst. ?Come molti altri allievi della Scuola di Lipsia, Eitel, Weischer e Schnell si sono appropriati della tradizione e delle tecniche del linguaggio figurativo, e ne hanno interpretato i caratteri seguendo una linea di ricerca individuale, ricca di intense modalità espressive legate ai generi più significativi dell’arte. Il ritratto, il paesaggio, la pittura d’interni.?Nel lavoro di questi tre artisti, l’incontro con la contemporaneità ha così stimolato la narrazione di contenuti in cui il contesto figurativo è completamente rinnovato nei suoi simboli e nei suoi miti.?? Tim Eitel, in particolare, presenta una serie di dipinti di piccole dimensioni, allestiti secondo una disposizione molto rarefatta all’interno di una sala dedicata. Sono tele che testimoniano una nuova direzione nella ricerca artistica del pittore. Spariti i paesaggi, è ora accentuato il senso di astrazione scenografica. ?Anche le tele di David Schnell sembrano suggerire la ricostruzione di luoghi familiari attraverso la scelta di rappresentare paesaggi agresti di grande dinamicità prospettica, ma in questo caso la provenienza degli elementi che costituiscono la composizione si colora di inedite e più misteriose valenze. La narrazione figurativa di Matthias Weischer, descrive invece spazialità interne in cui risaltano oggetti e sfondi che rimandano alla sfera del domestico e del quotidiano, senza tuttavia rinunciare a una personale componente onirica e surrealista.
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