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Da un medico all’avanguardia, una guida rigorosa ma piena di calore e ottimismo sulla patologia che più spaventa le donne.
«Cosa mi aspetto io dal futuro? La chirurgia è sempre stata la mia missione, ma oggi preferirei non dover più operare. Ecco cosa mi aspetto: che nessuna donna si ammali più di tumore al seno»
Non è un caso che fin dagli anni Ottanta Viviana Galimberti dedichi la sua vita a lottare contro il tumore al seno e a stare al fianco delle donne che si ammalano di questa patologia. Un primo segnale forse lo colse già da ragazzina quando, nella sua famiglia "matriarcale", vide nonna Silvana mettersi il cotone nel reggiseno per mascherare la brutta amputazione che aveva subito, e che purtroppo non sarebbe bastata a salvarle la vita. Poi furono il colpo di fulmine per gli studi di Medicina e l'incontro da specializzanda con Umberto Veronesi a fare il resto. In questo libro dallo straordinario calore umano, Galimberti racconta da un lato la cavalcata scientifica entusiasmante che, come medico, l'ha vista progredire dalle vecchie cure invasive a quelle di oggi che conciliano, secondo la filosofia di Veronesi, il massimo risultato terapeutico con la miglior qualità della vita. In parallelo parla di sé come medico e, in prima persona, donna ad alto rischio: avendo purtroppo subito diversi lutti in famiglia per carcinoma alla mammella e all'ovaio (oltre alla nonna, la mamma, le zie e la cugina), Viviana ha sempre vissuto con grande empatia il rapporto con le pazienti, interpretando questo aspetto – la gestione del dialogo, della paura e delle emozioni – come fondamentale nel suo lavoro. Perché "preziose cicatrici"? Perché la vita ci lascia addosso piccoli e grandi segni che, tuttavia, hanno immenso valore se ci aiutano a elaborare il dolore e a volerci più bene, a prenderci cura di noi. Questo è il messaggio di grande ispirazione che lancia Viviana Galimberti, invitando tutte le donne alla prevenzione per la quale offre anche semplici e utilissime indicazioni pratiche.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ho dato 5 stelle perché il libro è un racconto sulla passione di una professionista per il proprio lavoro e per ciò che esso rappresenta per tutte le donne colpite dal cancro al seno. Il libro è scritto molto bene, si legge d'un fiato come un racconto. L'autrice è un fulgido ideale femminile di rigore, valore professionale e umanità; i cenni sulla vita personale e sulle rinunce che la professione - concetto ben diverso da "carriera" - le ha comportato, rendono la scienziata più vicina a quella "umanità dolente" che, anche grazie ai sacrifici personali di ricercatrici come lei, ha una speranza in più di guarigione. Lo consiglio a tutti: a chi ha cicatrici "preziose" per trovare un senso alla malattia (ogni esperienza è un utile contributo alla ricerca, a beneficio di tutte le donne), o anche soltanto per capire che la ricerca scientifica non è immaginabile senza passione.
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