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Un libro che si legge tutto d'un fiato e che eppure necessiterebbe di un mese di studio per decifrare. Huxley mostra ancora una volta la sua versatilità, la sua grande capacità di inserire citazioni colte e creare nella narrazione grossi spunti di riflessione, con una scrittura suggestiva e potente. Per gli amanti di Huxley ovviamente da non perdere, per tutti gli altri per iniziare ad entrare nel mondo di questo straordinario intellettuale.
"Questo è il nostro ironico destino:avere sentimenti shakespiriani e parlarne col linguaggio di venditori di automobili.Facciamo dell'alchimia al contrario,prendiamo l'oro e lo trasformiamo in piombo,prendiamo il puro lirismo dell'esperienza e lo mutiamo negli equivalenti verbali della trippa e delle frattaglie...In concreto l'esistenza è sempre una dannata cosa contro l'altra,e ogni dannata cosa è simultaneamente Thurber e Michelangelo,Mickey Spillane e Tommaso da Kempis.Il criterio della realtà risiede nella sua intrinseca irrilevanza". Più che esplicativo nella sua luminosa essenza,questo pensiero può da solo scoprire ciò che questo romanzo è e rimarrà,un vertice di intelligenza e del suo opposto,l'affranta resa a cui si piega il genio delle spiegazioni e la continua febbre a cui l'idea non riesce lo stesso a sottrarsi.Huxley esalta la completezza e l'unità della letteratura contro l'ignobile sfilacciato involto che presenta la realtà.Così viene descritto Harry,il genio:"Il suo universo somigliava a un gin tonic,un cocktail in cui un bicchierone delle più frizzanti idee filosofiche e scientifiche in pratica annegava in un dito di esperienza immediata". Così la dea:"Una Maddalena controriformista".Cos'è questa storia?La storia del connubio fra l'originale e lo scontato,l'elementare sentimento d'amore e le sue spine spiazzanti,il tutto in un'acqua dove lo stesso narratore si perde e si incanta,travolto da una famiglia più che bislacca e da un percorso di giorni condivisi che non tarderanno a farsi memoria e che,in una possibile e efficacissima sintesi Huxley chiamerà:"la creativa alterità dell'amore".Una specie di duello fra le eleganze del dire e le banalissime frane che d'improvviso sgorgano dai nascondigli dell'inconscio.Una lettura ricchissima,colma del magistero sarcastico dell'autore fra le capriole che il senso deve pur svolgere per scoprire le chimere del suo opposto."Il budino si giudica mangiandolo,non leggendo la ricetta".Leggete e mangiatene tutti.
Non mi è arrivato. Scrittura intensa, forse troppo. Ho faticato a toccarne le profondità, sebbene si percepiscano appieno. Un testo che si avvicina molto per ambientazioni e dinamiche tra i personaggi ai grandi classici dell'800. Per rimanere nello stesso mondo, preferisco Sandor Marai
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