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L'autore si racconta negli anni della scuola, che sono anche i miei anni, attraverso i ricordi, passando in rassegna i film usciti per ciascun periodo, molti dei quali hanno segnato un'epoca. Il libro segue questo doppio binario, di ricordi intimi da una parte, ed eventi cinematografici dall'altra, offrendo una lettura scorrevole ed interessante, soprattutto per chi ama il cinema.
Un libro molto emozionante, triste, che però si intreccia con la programmazione cinematografica del periodo, suscitando anche al lettore emozioni relative ai propri ricordi rivivendo i film citati. Appassiona ed incuriosisce, da una parte per sapere come continua il racconto e dall'altra per rivivere altri film. Molto bello, scritto bene, ma purtroppo finisce troppo presto, avrei voluto leggere di molti e molti anni ancora. Lo consiglio
Fuori dagli schermi o fuori dagli schemi? Un po' tutte e due le cose, in effetti. Perché a volte la vita di un bimbo ha bisogno di spazi più grandi per germogliare, di storie, stupore, libertà. E il cinema può diventare un luogo magico per formare la propria visione del mondo e trovarci il proprio posto, magari fuori dai ranghi delle convenzioni sociali. FUORI DAGLI SCHE(R)MI di Luca Baroncini è l'inizio di un romanzo autobiografico di individuazione, di cui si aspetterebbe un seguito, perché abbraccia soltanto gli anni dell'infanzia e della preadolescenza. Ma basta per immergersi negli anni 70-80 e riviverne le atmosfere, le dolcezze, le contraddizioni, in un racconto intimo, divertente e ironico, ma anche evocativo perché gli episodi sono spesso emblematici dell'epoca, rivelatori di sentimenti universali, a volte commuoventi, sempre alleggeriti dall'intreccio con la sequela dei film in programmazione nel succedersi degli anni. Piacevole per tutti, ma ancora di più per chi c'era, in quegli anni, e potrà gustarsi, nello scorrere di un immaginario che ormai è irrimediabilmente lontano, anche solo i titoli, oppure i preziosi piccoli ritagli di giornali d'antan, che arricchiscono alcune pagine, con vere e proprie perle, tratte dalle réclame d'epoca. Ma il cinema è molto più di uno sfondo: è il filo che tiene insieme la storia, l'appuntamento che unisce famiglia e amici, un rito collettivo che non perde mai il suo mistero, la traccia che oggi restituisce un ricordo unitario che è tutt'uno con l'identità di chi racconta. In fondo il libro è la storia della nascita di un grande amore per il cinema. Il cinema in generale, ma soprattutto il 'cinema in sala'. Del seguito non vi è notizia, ma chi è curioso di sapere come continua oggi questa passione, può cercare nel web. Perché, come dice l'autore, "i film si possono vedere ovunque, ma il cinema è solo in sala".
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