L'Unione Bancaria Europea, con l'implementazione del suo primo pilastro (l'SSM) ha dato vita a un nuovo sistema ordinamentale e funzionale, a trazione quasi federale, così rafforzando (o meglio, rinnovando) il percorso d'integrazione amministrativa europea. Questo percorso, tuttavia, non è scevro da riflessioni di taglio critico. Talune peculiarità organizzative interne al Meccanismo, alcune complessità funzionali, le differenze sul piano della tutela procedimentale e processuale rispetto all'ordinamento italiano, mostrano come tale processo d'integrazione sia appena iniziato e sia meritevole tanto di una corretta descrizione quanto di analisi a tutto campo. L'opera è suddivisa in tre parti. La prima parte disegna le coordinate della funzione di vigilanza bancaria, saldamente nelle mani della Banca Centrale Europea dal 2014, all'interno del Meccanismo di Vigilanza Unico europeo. La seconda parte dell'opera analizza l'esercizio della funzione di vigilanza attraverso i diversi procedimenti amministrativi: dalla verifica dei requisiti di adeguatezza degli esponenti bancari, ai procedimenti autorizzativi (ad assumere partecipazioni rilevanti, all'esercizio dell'attività bancaria, allo stabilimento e libera prestazioni di servizi), per concludersi con una estesa analisi dei procedimenti sanzionatori. La terza parte del volume è dedicata agli strumenti di tutela giurisdizionale esperibili nei confronti delle decisioni di vigilanza, evidenziandone le peculiarità ma anche le criticità. L'SSM e più in generale l'Unione bancaria europea sono espressione di un progetto ambizioso, che si pone come volano per l'ulteriore sviluppo istituzionale europeo. L'erompere della vigilanza bancaria europea è l'alba di un rinnovato assetto delle relazioni fra potere pubblico e sistema bancario, che in questo volume è stato indagato attraverso diversi ma convergenti profili di riflessione critica. Prefazione di Paolo Corradino.
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