Con il termine Accademia, fu designata in origine la Scuola fondata da Platone ad Atene nei giardini di Academo. Dalla fortuna e dalla decadenza di tale celebre Scuola sono derivati gli altri più recenti significati del termine. Celebri sono rimaste le Accademie italiane del sec. XVII e del sec. XVIII, che hanno svolto opera preminente nella cultura del loro tempo come l’Accademia del Cimento, quella della Crusca e quella dei Lincei, oppure all’estero quali, l’Academie de France, la Preussische Akademie e la Royal Society. Dal passato all’oggi il termine è rimasto nell’uso, oltre che per le fondazioni storiche, per quelle delle Belle Arti o di Arti Drammatiche, di Danza e simili ed anche quindi per le Accademie Militari. Ed è proprio in quest’ultime, che avviene la formazione degli Ufficiali di tutti gli eserciti, luoghi ove senza dubbio, si crea una componente importante della struttura gerarchica militare. Infatti, ai futuri ufficiali, spetterà il compito di rappresentare, attraverso i ruoli di comando, l’efficienza delle Forze Armate d’Italia. In questa prospettiva, deve essere collocata l’importanza dell’addestramento militare, quale, processo fisico e morale, attraverso cui si sviluppano le abilità e le capacità per assolvere con efficacia ai compiti e alle molteplici funzioni, in determinati ambienti e in svariati contesti operativi. Quindi è determinante comprendere il significato evolutivo dei cambiamenti storici e sociali, che ci conducono nell’attualità, ai processi educativi e delle scienze tecniche ed addestrative, insieme alle quali l’addestramento militare ha il compito di configurare l’evoluzione della figura dei futuri militari. In tale prospettiva le Accademie risultano essere il luogo ove è possibile consolidare, oltre alle competenze tecnico-scientifiche, anche i legami di intesa e di duratura solidarietà tra le diverse generazioni che si susseguono, favorendo così, la crescita della linfa vitale attraverso l’imprescindibile vita delle Accademie Militari delle Forze Armate. Tuttavia, le azioni sistematiche rivolte al conseguimento delle abitudini, al fine di costruire le abilità militari, risultano essere prevalentemente automatiche e basate su comandi, le cui azioni di risposta devono di conseguenza, essere esecutive e meccaniche. Le operazioni di apprendimento, quindi, non devono essere fine a sé stesse, ma consapevoli che l’intero addestramento sia un processo formativo lungo, attraverso il quale è possibile costruire gli automatismi garanti della sicurezza individuale e collettiva. Per questo, è necessaria la conformità delle procedure, dell’ esecutiva e della disciplina collettiva, nel rispetto dei fondamentali diritti della persona e dei valori a favore della “Bildung” generale a cui tende l’educazione dell’uomo, anche in ambienti militari. Attraverso le materie di studio, le discipline applicative e quelle pratiche si svilupperà la formazione di base e specialistica, dall’etica Militare, all’arte del comando a favore dei valori che caratterizzano la condizione militare e ispirando i corretti modelli di comportamento, quali attaccamento alle istituzioni, spirito di servizio e senso dell’onore. Oltre alle capacità indispensabili che appartengono ad ogni ufficiale di gestione delle risorse umane, dei materiali e delle finanze disponibili.
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