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Anno edizione: 2021
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Storie, testimonianze, documenti: la città modello sfiancata dalla pandemia.
«A Milano ci sono 20.000 bambini nella povertà più assoluta, con l'arrivo del Covid i numeri sono nettamente cresciuti... Chi ha responsabilità di governo a ogni livello non dovrebbe dormire di notte di fronte a questi dati» – Giuseppe Guzzetti, già presidente di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo
«Doveva essere un libro su Milano, con i suoi pregi e i difetti, raccontando soprattutto il carattere europeista, l’esplosione culturale degli ultimi dieci anni, lo sguardo rivolto al futuro. Poi è arrivato il Covid e ha cambiato tutto: la città è stata (s)travolta dalla pandemia e Fabio Massa, milanese e giornalista economico, ha affinato il tiro andando ancor più in profondità» - Robinson
Era la prima della classe, la metropoli più ricca e moderna d'Italia, oggi è una città spenta dal virus. Questo libro racconta Milano accompagnando il lettore in un viaggio giornalistico che rappresenta la cartina di tornasole di un paese in estrema difficoltà. Fuga dalla città significa fuga dei capitali, dei lavoratori, degli studenti, dei turisti. Attraverso fatti, documenti, storie in molti casi inedite e testimonianze (da Giuseppe Guzzetti, ex presidente di Fondazione Cariplo, a Ferruccio Resta, rettore del Politecnico, da Beppe Sala, sindaco, ad Attilio Fontana, presidente della Regione, da Stefano Boeri, architetto, a Pierfrancesco Maran, assessore), Fuga dalla città racconta la trasformazione improvvisa e violenta di Milano: i grandi affari immobiliari bloccati e le nuove strategie dei poteri che contano, l'emergenza abitativa, gli uffici vuoti, il presente e il futuro dello smart working, le sacche esagerate di ricchezza e benessere da un lato e la schiavitù e lo sfruttamento del lavoro dall'altro (dai rider al caporalato), il disastro della sanità "d'eccellenza" incapace di affrontare l'emergenza, la cultura a pezzi (dalla Scala ai piccoli teatri), il calcio in panne, con l'avventura del nuovo stadio fermata sul nascere, la crisi profonda della politica ma anche le risorse e le possibilità per uscirne, costruendo una città più giusta, eguale, umana. Tutto è da rifare e ricostruire, diceva Antonio Greppi, primo sindaco di Milano dopo la Liberazione. Di fronte a questa sfida, anche oggi è impossibile scappare.
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