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Nelle pagine di questo capolavoro eterno si mescolano fascino e abiezione, innocenza e malvagità, orgoglio e umiltà.
È forse il suo lavoro più complesso, il confluire dei 4 lati dell'animo di Dostoevskij, forse un giorno chi redige i programmi scolastici si sveglierà e prenderà bastonate con "Quel ramo del lago di Como" l'inutile Manzoni... facendogli vedere come si scrive.
Un classico meraviglioso. Uno dei libri più belli della letteratura mondiale. Non ci sono parole per rendere giustizia a questo capolavoro.
forse uno dei più famosi romanzi russi e sicuramente una delle più celebri opere di questo autore. Al centro la vicenda di tre fratelli che più diversi tra loro non potrebbero essere. Non possono mancare, come in ogni romanzo russo che si ripetti, adulteri, crimini passionali, avidità, gelosia, malintesi, scandali, ubriachezza, malattia, processi. Peccato per alcune sezioni troppo descrittive o filosofiche che potevano essere interessanti in altre epoche ma che affrontano tematiche ormai aliene al lettore contemporaneo, soprattutto in merito al rapporto statao-chiesa. Ciononostante non si perde l’interesse per la lettura grazie alla costruzione del romanzo che sin dalle prime pagine riempie il lettore di curiosità e di un senso di attesa di qualcosa che si capisce dovrà accadere, ma cosa? Quando? Per mano di chi?