"Propr. S. Andrew S., regista statunitense. Autore di punta dell'ultima generazione di cineasti americani, ottiene grande popolarità con il suo esordio alla regia: Sesso, bugie e videotape (1989), film indipendente che racconta in maniera eccentrica la crisi della famiglia americana, ottenendo la Palma d'oro al Festival di Cannes e un notevole riscontro critico anche grazie alle riflessioni metalinguistiche di cui è disseminato. Il successivo Delitti e segreti (1991) recupera esplicitamente atmosfere kafkiane e unisce un solido senso della narrazione ad alcuni esperimenti visivi di sicuro effetto; l'insuccesso di questo ambizioso progetto toglie visibilità ai suoi (peraltro trascurabili) film seguenti e il suo nome torna alla ribalta solo nel 1998 grazie alla commedia d'azione Out of Sight. Dopo L'inglese (1999), un noir che tenta con troppa insistenza la strada della scomposizione narrativa, nel 2000 dirige Erin Brockovich - Forte come la verità, con una spumeggiante J. Roberts nei panni di una caparbia segretaria in lotta contro una potente società che ha avvelenato l'acqua di un'intera contea, e Traffic, opera corale che fonde abilmente il cinema d'impegno e il prodotto commerciale.?Per questi due film (primo nella storia) ottiene una doppia nomination al premio Oscar 2001 come migliore regista (vincendo poi la statuetta con Traffic). Regista sempre in bilico fra cinema di cassetta e sperimentazione visiva, sul primo versante dirige anche la patinata trilogia Ocean's Eleven (2001), Ocean's Twelve (2004) e Ocean's 13 (2007); sul versante della sperimentazione, invece, figurano Full Frontal (2002), film a basso budget girato in parte in digitale, Solaris (2002), remake dell'omonimo film del 1972 di A. Tarkovskij, Equilibrium (2004), segmento del film collettivo Eros (gli altri due episodi sono di M. Antonion e Wong Kar-wai), Bubble (2005), vicenda minimalista di cui S. cura regia, fotografia e montaggio: il film è realizzato con un budget ridottissimo e, per la prima volta negli Stati Uniti, viene distribuito contemporaneamente in sala, in home video e sulla pay-tv. Intrigo a Berlino (2006) è invece un'anomala operazione vintage, dal momento che il film, noir postbellico ambientato nel 1945 a Berlino, è girato in ottemperanza filologica allo stile registico e recitativo e alle disponibilità tecniche (tipologia di macchine da presa, illuminazione) della cinematografia dell'epoca. Due anni dopo dirige B. Del Toro in Che, film biografico su Ernesto Che Guevara."