Attore francese. Tempra di ribelle, trasgressivo e anticonformista, la figura alta e sottile, lo sguardo trapassante e il volto vagamente ieratico, è interprete tra i più emblematici del cinema francese e italiano a cavallo tra la Nouvelle vague e la stagione inaugurata dal ’68. Sempre pendolare tra Francia e Italia, viene arrestato a Roma per una questione di hashish, poi assolto e obbligato a lasciare il paese. La sua carriera inizia in sordina nei teatri «off» di Parigi e con qualche breve apparizione cinematografica. Nel 1963 viene chiamato da Visconti per interpretare una parte in Il Gattopardo, ma è nel 1967 che emerge prepotentemente con Bella di giorno di L. Buñuel, in cui interpreta il personaggio dell’amante sadico di C. Deneuve. Nel 1968 B. Bertolucci lo vuole in Partner nella parte di Giacobbe, doppio personaggio antitetico e speculare, che incarna con sottigliezza e maestria. Recita con L. Cavani in I cannibali (1969), ancora con Buñuel e Bertolucci rispettivamente in La via lattea (1969) e Il conformista (1970), con P.P. Pasolini in Porcile (1969). Trascorsa la stagione di maggior successo, non viene meno la sua incisiva arte di interprete, che si manifesta nitidamente in film quali Sweet Movie - Dolce film (1974) di D. Makavejev, Quartet (1981) di J. Ivory, Canicola (1983) di Y. Boisset, e numerosi altri. È anche autore di corti sperimentali, come Visa de censure (Visto di censura, 1968), di bruciante impatto visivo.