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Fenomenologia dei concetti. Credere in ciò che non si vede per non vedere ciò che si crede - Stefano Pignato - copertina
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Fenomenologia dei concetti. Credere in ciò che non si vede per non vedere ciò che si crede
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Fenomenologia dei concetti. Credere in ciò che non si vede per non vedere ciò che si crede - Stefano Pignato - copertina
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Descrizione


Dalla prefazione di Francesco Corsi: Da Nietzsche a Merleau-Ponty a Husserl, fino ad Heidegger, si percepisce l’influenza della lezione nietzscheana, con la critica dei valori tradizionali, verso una dimensione di accettazione dell’esistenza come pura sovrabbondanza che non ha un senso. La critica della fenomenologia della percezione di Merlau-Ponty induce ad una visione diversa rispetto a quella classica dell’empirismo inglese, aprendo una dimensione della coscienza come apertura primordiale all’esistenza, attività in cui la percezione non è determinata da una stringente causalità atomica. Viene in qualche modo criticata l’idea della coscienza intenzionale husserliana, dove è la struttura della mente a intenzionare le cose stesse: il filosofo ne sviluppa l’aspetto fenomenologico realista, per una fenomenologia che evidenzi una genesi malata dei concetti, che hanno finito per stritolare l’autenticità dell’esperienza umana. L’autore chiama al mondo genuino delle emozioni, alla demolizione dei concetti vuoti e dei “sepolcri imbiancati”. Il complesso e ricco percorso filosofico dell’autore stimola alla ricerca dell’autentico, contro un mondo dominato dalla mistificazione digitale.
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Dettagli

2024
1 marzo 2024
Libro universitario
892 p., Brossura
9788831950121
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