Un ragazzo che deve fare i conti con la scoperta della propria omosessualità; scorribande di adolescenti che finiscono nel peggiore dei modi; private violenze domestiche e pubbliche ipocrisie; segreti adulti che vogliono nei più giovani il proprio capro espiatorio... Chi dice che l'infanzia - l'adolescenza - sia un periodo spensierato, innocente e gioioso, non sa, oppure ha dimenticato. Il mondo dell'infanzia, che viene sfumato nel ricordo da grandi, è in realtà colmo di violenze quotidiane, solitudini e terrori senza nome. Philip Ridley, voce fuori dal coro, spezzando il tabù del silenzio, ha il coraggio di raccontare l'irraccontabile, di dire quello che di solito non si dice, in un libro dove Bene e Male non sono opposti, ma inesorabilmente intrecciati. Tredici racconti aspri, duri, profondi e poetici come i protagonisti che vi sono ritratti, come solo l'adolescenza sa essere.)
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