Questa edizione è corredata di una introduzione critica che sottraendo le Favole all’ambito della letteratura per l’infanzia le ricolloca all’ambito della grande letteratura morale e sociale di tutti i tempi.
«La Cicala, avendo cantato tutta l'estate, si ritrovò senza provviste al sopraggiungere del freddo. Non un solo pezzettino di mosca o di vermicello. Andò allora a pianger fame dalla Formica sua vicina...»
La Cicala e la Formica, Il Lupo e l’Agnello, La Volpe e l’uva, La Lepre e la Tartaruga... le Favole di La Fontaine, una delle opere più amate della letteratura mondiale, sono qui presentate in una nuova traduzione completa, con testo originale a fronte, dell’edizione del 1668, che restituisce la grazia e l’eleganza di una delle più alte espressioni della letteratura francese. Questa edizione è corredata di una introduzione critica che sottraendo le Favole all’ambito della letteratura per l’infanzia le ricolloca all’ambito della grande letteratura morale e sociale di tutti i tempi. Opera di straordinaria eleganza linguistica, capolavoro di arguzia psicologica, sapiente intreccio di tradizione e innovazione, le Favole si dispiegano come un ventaglio di grazia e di leggerezza che è altresì lo specchio implacabile che gli animali tendono all’uomo per mostrargli i suoi vizi e insegnargli la virtù della tolleranza. In questa grande commedia dai cento atti, il leone dialoga con il topo, la volpe con il corvo, il contadino con il signore, facendo risaltare lo straordinario esprit de finesse che caratterizza tutte le favole: la finezza con cui animali furbi, piante sapienti e divinità capricciose parlano tra loro nella comune intenzione di “addomesticare” gli uomini.)
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