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Il fascio di noia, più che di forze. Libro molto brutto, in tutta onestà
Libro di particolare interesse questo “Il Fascio di forze” riedito dopo parecchi anni ad opera della Editrice Thule Italia nel quale l’autore, Alphonse de Chateaubriant, scrittore francese di nobili origini, compie nel 1937, un viaggio nella nuova Germania nazionalsocialista. E’ interessante il fatto che l’Autore si soffermi a dialogare con responsabili del Partito, ma anche con semplici cittadini o appartenenti al Volk, il popolo lavoratore composto ancora nella maggioranza da operai e contadini i quali vedono nella rivoluzione della croce uncinata, la rivoluzione del lavoro, perché nella Germania di Hitler tutti hanno un’occupazione, e il lavoro è concepito, oltreché un mezzo indispensabile per vivere, ma come un valore in sé: “si vive per lavorare” dicono alcuni personaggi che lo scrittore incontra nel suo girovagare tra città e borghi del Reich. Chateaubriant si trova così immerso nel nuovo spirito tedesco, in cui le parole onore e fedeltà hanno ancora un significato, sia all’interno del contesto produttivo di fedeltà dell’operaio alla sua azienda, ma anche di quel vincolo di comunità di destino e di popolo, a cui tutti i Tedeschi, attraverso il sangue, la fede, il riconoscersi in un Capo sono chiamati a onorare. Lo scrittore francese riesce anche a vedere una identificazione tra Adolf Hitler e Gesù Cristo, tra Nazionalsocialismo e Cristianesimo, anche se alcuni filosofi del regime cercarono di misconoscere questa parentela concentrandosi sulla mistica della razza nordico-aria, ostile al cristianesimo per la sua stretta parentela col giudaismo e questi pensatori intravidero in un nuovo paganesimo indoeuropeo la spiritualità della propria stirpe. Molte pagine sono poi consacrate alla scoperta del paesaggio: monti, fiumi, laghi, foreste, non sono altro che l’incarnazione che Dio fa di questo popolo, di questi simboli e del mito che, col Fueher, sono al potere. Un libro consigliato anche per il romanticismo e la liricità poetica che fuoriescono dalle sue pagine.
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