I fantasmi della pineta

Siamo davvero padroni dei nostri corpi e delle nostre vite? Alla fine della lettura questa è la domanda che resta lì, come sospesa. Leonardo, il protagonista, disoccupato, porta a casa un magro stipendio concedendosi in tristi rapporti sessuali con il Vecchio. Leonardo disprezza il Vecchio ma non riesce a liberarsi di lui. Il romanzo si muove lungo questa tensione e questa domanda che resta lì sospesa, incerta, senza ricevere mai una reale risposta, lasciando forse che sia il lettore a trovare una risposta. "I fantasmi della pineta" è davvero un libro profondo, oltre il mistero esplora -senza essere mai didascalico- dinamiche che attanagliano il nostro tempo: la libertà sessuale, l'omofobia, l'autodeterminazione, la povertà, il lavoro, il patriarcato. Sono certa che il nostro FBG diventerà presto un autore di cui sentiremo spesso parlare perché sa leggere la realtà con una profondità e una semplicità che si fatica a trovare in molti contemporanei molto più pubblicizzati di lui.

Autore che nuovamente dà prova delle sue capacità di scrittura. Trama avvincente, ben articolata che mette insieme elementi canonici e che fanno sentire a casa un habitué del genere a colpi di scena inaspettati e per nulla banali! Stile ben riconoscibile e che fa trasparire il percorso in salita di stesura della narrazione.