Prodotto da Alan Parsons ed Eric Woolfson. Alan Parsons ha iniziato il suo percorso artistico con un apprendistato come ingegnere del suono alla Emi ed è stato anche responsabile di diverse produzioni di Paul McCartney e dell’album dei Pink Floyd “Dark Side Of The Moon”, registrato nei leggendari Abbey Road Studios. Nei prestigiosi studi londinesi, Parsons ci è tornato per registrare il suo progetto “Eye in the Sky”, disco i cui testi sono stati scritti dal coproduttore Eric Woolfson, mentre Parsons si è occupato di creare un melange lussureggiante di suoni sintetici e naturali, cosa che gli riesce alla grande. Come tutti gli album della prima parte della carriera di Parsons, “Eye In The Sky” è ispirato da importanti tematiche di quel periodo storico. Fedeli allo stile di vita senza futuro degli anni ’80, le canzoni hanno un carattere in qualche modo depressivo che serve a fare da contraltare ai ritmi fortemente rock, liberi da espedienti elettronici. Ogni brano di “Eye in the Sky” possiede una sua specificità; in “Gemini” c’è una coinvolgente armonia nella polifonia vocale, mentre in “Silence and I” sono gli ottoni ed il loro ritmo spagnoleggiante a colpire, così come in “Old And Wise” si rimane incantati dalle sonorità vellutate degli strumenti a corda. Insomma un grande successo del mago britannico del missaggio. “Eye in the Sky” è stato realizzato completamente in analogico, utilizzando mastertape e mastering analogici, mentre la registrazione è digitale. Questo Lp è stato realizzato da casa Speakers Corner con tecnologia rigorosamente analogica, utilizzando i nastri originali ed un procedimento di rimasterizzazione del tutto analogici, dal master alla testina d’incisione. Va sottolineato che l’etichetta Speakers Corner ha pagato tutti i diritti d’autore e quelli riguardanti la riproduzione meccanica.
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