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Qui c'è veramente poco da dire... Il primo capitolo di quella che per ora sembra essere una trilogia, è semplicemente unico! Peccato che i fratellini Pang non siano riusciti a ricreare le stesse atmosfere del primo, anche negli altri 2 film...
The Eye, dopo una prima parte un po’ farraginosa dove le apparizioni di fantasmi, siano essi buoni, ostili o semplicemente indifferenti, sono tanto frequenti quanto disordinate, decolla, appassiona e commuove, nel ricordo della penosa spirale di solitudine e tristezza nella quale era precipitata la vita della giovane “cassandra” Lyn. La storia infatti scorre su un debolissimo filo che tiene sospesa la protagonista (Mun) fra la salvezza e il baratro della morte ottenendo un compromesso finale che può sembrare triste e malinconico (aura che permea l'intera pellicola) ma che in realtà cade a pennello. The Eye spaventa? Si può affermare che le scene di vero terrore siano centellinate in piccole dosi, ma sappiamo che le produzioni nipponiche amano avvitarsi sui giochi di luce, sulle musiche insistenti e sui suoni metallici fastidiosi e ridondanti come cigolii, sferragliamenti( realmente inquietante la scena dell’ascensore) alternati a pause che ti fanno trattenere il respiro. La sceneggiatura (tallone d’Achille di tutte le pellicole giapponesi, anche di Ringu) non è eccelsa e senza dubbio attinge a piene mani a film occidentali però gli ultimi trenta minuti del film scorrono rapidi e sostenuti le ambientazioni sono azzeccate ed inquietanti, l’ospedale thailandese, che aveva così prepotentemente tormentato il sonno di Mun è realmente spaccato di tristezza e desolazione. Un film che stupisce, che può lasciare sorpresi e un po’ spiazzati, ma che ha una sua ragion d’essere. Chi riuscirà a calarsi in quella che è la concezione shintoistica della religione, della vita e della morte presso i paesi orientali e a superare qualche ingenuità nel gameplay non ne resterà deluso. Per tutti gli altri, per i quali risulti non alla portata questo piccolo salto di qualità in termini di mancato pregiudizio e di capacità di resistere ad alcuni clichè della cinematografia moderna (e quale film non ne è infarcito?)non resterà che ignorarlo o denigrarlo. Voto 5/5 per alzare la media. Altamente consigliato.
Non mi è piaciuto. Dialoghi incosistenti, personaggi descritti male e storia per niente horror, priva di suspense.Mi ha deluso moltissimo..pensavo fosse diverso da come ne avevo sentito parlare..ve lo sconsiglio!
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