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GAETANO ARFE' (dalla prefazione al libro) Il processo d'integrazione europea, pur dentro i limiti e le contraddizioni che ne hanno segnato e ne segnano il percorso è andato avanti perché mai è venuta a mancare la pressione dei gruppi che hanno tenuto vivi i fermenti ideali che la Resistenza aveva prodotto. Gruppi, che hanno puntato sull'impossibile consentendo però che il possibile fosse raggiunto. E' loro conquista il Parlamento Europeo eletto a suffragio universale diretto, che per quanto rimasto un parlamento zoppo a sovranità limitata, ha finora consentito che l'involuzione tecnocratica dell'Unione Europea non diventasse irreversibile e che la fiducia in uno sviluppo democratico delle istituzioni europee rimanesse intatta. Oggi si tratta di andare oltre. Il saggio costituisce una sorta di ricognizione, agile, ricca, di spunti e di riflessioni, del campo sul quale il nuovo europeismo dovrà muoversi, in condizioni meno drammatiche, certamente più difficili di quelle nelle quali noi ci trovammo ad operare. E' il filo della continuità che riprende a svolgersi e questo ci da la tranquilla certezza che quanto da noi fu fatto non è stato inutile, ci da la fiduciosa speranza che il successo da noi mancato possa coronare la lotta dei nostri figli. LEO SOLARI su GAUCHE EUROPEENNE-NUOVA EUROPA n 4 L'idea che ha animato la volontà di avviare l'unificazione dell'Europa ha avuto come ragione solo la necessità di assicurare finalmente la pace al continente dopo la tragedia di due grandi guerre che nell'arco di meno di un terzo di secolo lo avevano sconvolto e di adeguare l'assetto europeo ad un corso storico che rendeva insostenibili gli angusti spazi nazionali? O del disegno europeo fanno parte aspetti, attuali o virtuali, che travalicano ampiamente il fatto che l'Europa sia finalmente affrancata dal rischio di essere nuovamente lacerata da un grande conflitto e possa, forte di uno spazio economico continentale, invertire il suo declino e affrontare validamente le sfide di quest'era? Chiederselo è giusto
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