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una traduzione davvero eccellente!!!
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scheda di Cantarano, G., L'Indice 1992, n.10
II volume presenta una serie di scritti e di fulminanti aforismi aventi per tema il nesso inscindibile tra morale e vita. In aperto contrasto con l'astratto formalismo etico rappresentato dalla morale autonoma kantiana, Feuerbach rivendica la corporeità materiale della moralità. Kant, infatti, piuttosto che approntare una morale per gli uomini concreti in carne ed ossa avrebbe prescritto, secondo Feuerbach, una dottrina etica valida solo per astrusi esseri razionali inutilizzabile, dunque, per il vivere comune. Feuerbach, tuttavia, non intende contrapporre a Kant una morale eteronoma caratterizzata in senso edonistico o utilitaristico. Fondamento della morale è la vita. Ma la vita resta una inutile finzione se l'uomo non socializza le sue passioni. In una sorta di "etica pubblica" l'uomo troverebbe così legittimato il suo originario istinto alla felicità. Tuttavia, se la morale classica aveva sancito la subordinazione della felicità alla virtù,Feuerbach reclama invece con più insistenza le ragioni della prima rispetto alla seconda. L'etica, insomma, tenderebbe a configurarsi come un'economia politica: in una società dove mancano le condizioni materiali per essere felici maneheranno, di conseguenza, le condizioni spirituali per essere virtuosi. Poichè il senso della moralità non può disgiungersi dalle pulsioni della vita, "dove manca il necessario alla vita, manca anche la necessità etica".
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