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L'accoppiata Simi/Degli Esposti mi sembra abbia funzionato. La storia ingarbugliata sul palcoscenico, è il caso di dirlo, di una Roma odierna soffocata dal caldo è ben scritta (Simi ?), Piera nel duplice ruolo di autrice e personaggio ritengo abbia invece messo l'idea di base oltre a, probabilmente, aver colto e ben inserito i parallelismi con il Riccardo III° di Shakespeare. La scrittura con stile asciutto, incalzante senza fronzoli, ma non per questo non meno efficace, mi ha accalappiato, pregio di ogni noir che si rispetti. Qualcuno potrebbe lamentare troppi stereotipi quali cocaina, burocrazia, politica, lobby, la ragazza oca giuliva, ecc. ma secondo me ci stanno tutti. Anche l'ispettore altoatesino, pesce fuor d'acqua nella Capitale, è azzeccato oltre ad essere funzionale alla storia. Consigliato.
Secondo me non lo ha scritto Simi. Irriconoscibile rispetto ai capolavori di Sellerio.