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Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
Francesco Carofiglio ci conduce per mano all'ultima estate di innocenza. E lo fa con ciò che, più di ogni altra cosa, contraddistingue la sua poetica, la fragilità incorruttibile del ricordo e lo sguardo innocente di chi può ancora essere salvato.
È l'estate del 1939, Miranda ha dieci anni e il mondo è sull'orlo dell'abisso. Ma lei non lo sa. Quell'estate sarà la più bella della sua vita. Miranda parte con sua madre da Firenze per raggiungere Villa Ada, la casa del nonno paterno, il marchese Ugo Soderini, sulle colline pistoiesi. Suo padre è altrove. La cascina del nonno e il bosco misterioso che la circonda sono il teatro perfetto per le avventure spericolate insieme con Lapo, il nipote del fattore, le scorribande in bicicletta, le scoperte pericolose, il primo, innocente bacio. Ma il bosco è anche il luogo abitato dalle creature parlanti che l'anima di bambina vede o crede di vedere. E la foresta compare sempre, e misteriosamente, nei quadri del nonno, chiusi nel laboratorio che nessuno ha il permesso di visitare. C'è come una luce magica che rischiara quella porzione di mondo. Miranda, ormai novantenne, ce la racconta, fendendo le nebbie della memoria. Tornare a quei giorni, a quella bambina ignara, che ancora non ha visto, vissuto, sofferto, perduto è più che una consolazione, è un antidoto. È l'incantesimo di una giovinezza improvvisa.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
La stradina in copertina era un chiaro invito ad esplorarla nella lettura cosa che io ho subito fatto non appena ho incontrato questo libro. I ricordi degli anni ’80 e le vicissitudini di Miranda mi hanno fatto tanto riflettere. Intenso poi è il rapporto che lega Nives e Carolina. Dopo averlo letto sono sicura che lo rileggerò, forse proprio quest’estate perché l’ho molto apprezzato.
Un romanzo molto bello e poetico. La narrazione spazia dal racconto di un'estate (l'ultima estate di spensieratezza prima dell'inizio della Seconda Guerra Mondiale) dal punto di vista della protagonista-bambina, ad anneddoti e riflessione da parte della protagonista ottant'anni dopo. Il linguaggio fluente e poetico e le immagini evocative accompagnano il lettore in un "viaggio" di emozioni e riflessioni. Un romanzo commovente che descrive in modo eccellente il modo di vedere il mondo da parte dei bambini e la tendenza retrospettiva degli adulti, che nel pensare al passato rivedono le cose sotto una luce diversa.
Un libro dal duplice sguardo, quello della piccola Miranda che vive un'estate magica e la rivive nei ricordi 80 anni dopo. Un libro sui rapporti personali e con uno sguardo sereno, anche se doloroso, sul passato. L'uso perfetto della punteggiatura, le descrizioni quasi pittoriche e il discorso diretto sono fondamentali per costruire un romanzo scorrevole e piacevole
Recensioni
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