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L'eredità di Weimar - Gian Enrico Rusconi,Heinrich August Winkler - copertina
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L'eredità di Weimar
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L'eredità di Weimar - Gian Enrico Rusconi,Heinrich August Winkler - copertina

Descrizione


Quello della Repubblica di Weimar rappresenta uno dei più discussi e problematici capitoli della vicenda storico-politica del Novecento europeo: un avvenimento sul quale sempre di nuovo si riflette e si polemizza. Pionieristico tentativo di risposta antitotalitaria alla crisi dell'età liberale, ma anche clamoroso esempio di autodissoluzione di una democrazia. Luogo di sperimentazione del Moderno ma, al tempo stesso, manifestazione della sua più brutale e irrazionale negazione. Per questo, come giustamente osserva Gian Enrico Rusconi, «le lezioni di Weimar» non finiscono mai. E la vicenda di quella che è stata la prima repubblica tedesca continua ad accendere e a dividere gli animi. Tanto più oggi, quando la Germania, tornata nuovamente ad essere con la riunificazione uno Stato pienamente sovrano con Berlino capitale, si appresta ad affrontare il futuro del prossimo millennio, riannodando i fili spezzati della sua memoria storica. A causa del terribile shock del nazismo la storia della Repubblica di Weimar, la cui Costituzione venne promulgata ottant'anni or sono, nell'agosto del 1919, è stata troppo a lungo semplicisticamente ridotta a prologo, a preludio di una catastrofe: l'avvento al potere di Hitler. Oggi sappiamo che le cose stanno in modo assai differente: che quella di Weimar non fu una repubblica senza qualità. I due testi qui raccolti, introdotti e commentati da Angelo Bolaffi, costituiscono un autorevole tentativo di dare voce a questa nuova consapevolezza storiografica, nel contesto della mutata condizione geopolitica dell'Europa alla fine del «secolo breve».

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Dettagli

1999
11 dicembre 1999
78 p.
9788879895002

La recensione di IBS

Quello della Repubblica di Weimar rappresenta uno dei più discussi e problematici capitoli della vicenda storico-politica del Novecento europeo: un avvenimento sul quale sempre di nuovo si riflette e si polemizza. Pionieristico tentativo di risposta antitotalitaria alla crisi dell'età liberale, ma anche clamoroso esempio di autodissoluzione di una democrazia. Luogo di sperimentazione del Moderno ma, al tempo stesso, manifestazione della sua più brutale e irrazionale negazione. Per questo, come giustamente osserva Gian Enrico Rusconi, «le lezioni di Weimar» non finiscono mai. E la vicenda di quella che è stata la prima repubblica tedesca continua ad accendere e a dividere gli animi. Tanto più oggi, quando la Germania, tornata nuovamente ad essere con la riunificazione uno Stato pienamente sovrano con Berlino capitale, si appresta ad affrontare il futuro del prossimo millennio, riannodando i fili spezzati della sua memoria storica. A causa del terribile shock del nazismo la storia della Repubblica di Weimar, la cui Costituzione venne promulgata ottant'anni or sono, nell'agosto del 1919, è stata troppo a lungo semplicisticamente ridotta a prologo, a preludio di una catastrofe: l'avvento al potere di Hitler. Oggi sappiamo che le cose stanno in modo assai differente: che quella di Weimar non fu una repubblica senza qualità. I due testi qui raccolti, introdotti e commentati da Angelo Bolaffi, costituiscono un autorevole tentativo di dare voce a questa nuova consapevolezza storiografica, nel contesto della mutata condizione geopolitica dell'Europa alla fine del «secolo breve».

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Conosci l'autore

Gian Enrico Rusconi è professore emerito di Scienza politica presso l’Università di Torino, fellow del Wissenschaftskolleg di Berlino e nel 1997 ha vinto la Goethe-Medaille, assegnata dai Goethe-Institute tedeschi agli studiosi stranieri che hanno contribuito all’arricchimento dei rapporti tra la cultura tedesca e l’estero. Tra le sue opere ricordiamo: La crisi di Weimar (Einaudi, 1977); L’eredità di Weimar (Donzelli, 1999); e tra i titoli più recenti: Germania Italia Europa (Einaudi, 2003), Non abusare di Dio. Per un’etica laica (Rizzoli, 2007), L’azzardo del 1915. Come l’Italia decide la sua guerra (il Mulino, 2009), Berlino. La reinvenzione della Germania (Laterza, 2009), Cavour e Bismarck. Due leader fra liberalismo...

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