Spesso sappiamo molto bene cosa non vogliamo, ma non abbiamo idea di cosa, invece, vogliamo. E chi non sa dove vuole arrivare, come riuscirà a raggiungere il posto giusto? Permettersi di desiderare è un'azione potente tanto quanto potrebbe risultare spaventosa. Potente perché avere un sogno chiaro e forte da seguire conta più delle risorse materiali necessarie per realizzarlo: è una spinta interiore che porta lontano. Spaventosa perché volere davvero qualcosa, e riconoscerlo come proprio obiettivo, significa essere costretti ad affrontare le eventuali paure che quel sogno porta con sé, lavorare per superarle, guardarsi dentro sul serio, senza accettare i limiti che gli altri (e noi stessi) ci impongono. Nicoletta Romanazzi ama definire il proprio un «non-metodo» e dice di se stessa di essere uno specchio che, posto di fronte all'altro, lo aiuta a vedersi davvero. In quello specchio si è guardato Marcell Jacobs, e lo ha portato dritto agli ori olimpici a Tokyo. Si sono specchiati Luigi Busà (oro nel karate kumite), Viviana Bottaro ( bronzo nel katate kata), e i molti altri atleti che si rivolgono a Nicoletta per «fare il salto» o anche solo per continuare a migliorarsi. Nel suo primo libro, Nicoletta Romanazzi accompagnerà i lettori verso l'unico specchio che non mente mai. Per guardarci dentro e permetterci finalmente di diventare i migliori noi stessi possibili. Prefazione di Marcell Jacobs.)
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