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A loro due avrei offerto a vita il dicastero dell'ironia, della levità, del distacco, del nonsenso finalmente svelato nelle sue maglie eleganti, e avrei aggiunto una delega ai folli ghirigori dell'assurdo, a certa ridicolaggine borghese, alla logica eternamente stinta delle vicende umane. Avrebbero sbrigato queste pratiche con smorfie divertite, sguazzandoci con voluttà segreta, perché di tutta questa somma di preziosi ingredienti essi ne hanno saputo fare prosa sopraffina, evocazione e sussulto, delizia e perversione, persino ai bordi di delitti indimenticabili. Qui siamo in Maremma, nel fresco di una pineta fra viali lunghissimi che intersecano un comprensorio di ville. Una moltitudine di simpatici casi clinici, un corteo di semi larve traumatizzate da sciocchezze che gli autori definiscono creature segnate "dal sorriso di scusa all'ospite molestato dal cane di casa", o ancora "pasticcioni, seminatori d'incongruo". Insomma, un'aria da "grigio prossimo a rassegnarsi al nero", e il tutto passato ad arte nel "rullino dell'inconscio". E noi tutti, ebeti dolcemente ammaliati, restiamo lì in quelle secche confuse, storditi da "quelle chiome che si toccano e suggeriscono facilmente l'idea di un immenso coperchio sotto il quale può bollire di tutto". Si resta schiavi già del solo clima del libro, fra scorciatoie e declivi, chiacchiere e libecciate feroci. In più manca anche l'investigatore ufficiale, dunque ogni cosa è come affidata a congegni d'intuito, di fiuto, di ipotesi azzardate dai residenti stessi. Siamo in un ordine illeggibile che può andare pian piano da una stanzetta strana, curiosa, silente, a quella che i due definiscono "un'imponente cattedrale di abiezione". Innamorati perenni di questi due rigattieri sopraffini, ecco come si vive questo libro. Come in una fede dominata da interlinee di sorriso, di vera elegante intelligenza. Di F&L, unici.
Bel romanzo - che per apprezzare appieno ho letto davvero in luogo di mare. Un giallo divertente e leggero (ma non solo, vista la centralità del tema della depressione): lo suggerisco soprattutto a chi ha dimestichezza con i luoghi descritti, che nel libro assumono un'importanza anche maggiore dei protagonisti stessi.
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