Alla domanda se siamo tutti matti, per ora rispondo di sì. Perché? Perché in tanti anni nessuna strada efficace è stata costruita per ristrutturare il vecchio concetto manicomiale, perché i soldi sono volati su altri versanti della sanità, perché oggi la malattia mentale viene sottovalutata e considerata di serie B, perché i malati mentali e i disabili mentali gravi sono lasciati soli, spesso in mano alle famiglie che non hanno strumenti di nessun genere per affrontare disagi impossibili come quelli che racconterò in questo viaggio tra le pagine che descrivono storie e denunciano lo stato fallimentare delle cose."" Eleonora Daniele racconta la società italiana da più di vent’anni ed è testimone della sempre più grave situazione che ruota attorno al mondo della salute mentale: il dolore delle famiglie e dei malati, l’impotenza dei professionisti del settore e il silenzio di un sistema che resta a guardare senza agire. Succede così che invece che parlare di cura e assistenza, si parla di cronaca e indifferenza; invece che parlare di proposte e di soluzioni, si parla di vite spezzate e solitudini. Nasce da qui l’idea di provare con questo libro a dare voce e visibilità a una realtà troppo spesso ignorata e in dieci emblematiche storie descrivere la sconcertante situazione in cui versa il nostro Paese, quando si parla di salute mentale e prevenzione. Ne emerge un quadro desolato e preoccupante: troppo spesso le famiglie sono lasciate da sole anche quando diagnosi, denunce e perizie certificano contesti pericolosi e complessi che finiscono con il far parlare di sé quando ormai è troppo tardi e una storia di malattia mentale è diventata la storia di un delitto.
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