Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 0 liste dei desideri
Eco
6,51 €
-55% 14,46 €
6,51 € 14,46 €
Attualmente non disp.
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Libraccio
6,51 € + costi di spedizione
attualmente non disponibile attualmente non disponibile
Info
Usato
Aggiungi al carrello
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Libraccio
6,51 € + costi di spedizione
attualmente non disponibile attualmente non disponibile
Info
Usato
Aggiungi al carrello
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
Chiudi

Promo attive (0)

Dettagli

1996
1 gennaio 1996
168 p.
9788831760676

Voce della critica


scheda di Cerasi, E., L'Indice 1996, n. 6

Ci sono testi la cui lettura è una violentissima scarica di emozioni e di interrogativi, sì che è davvero difficile indicarne sommariamente i motivi esteriori. "Eco" di Luisa Zille per quanto ci riguarda è tra questi. Si tratta di una raccolta di poesie in dialetto veneziano e in italiano, divisa in tre sezioni: "Sora al gualivo quieta", "Cansone" e "Eco". Diciamo subito del primo interrogativo: perché estendere il titolo della sezione "italiana" all'intero volume? Per Zanzotto l'eco è "l'evocazione più precisa di una condizione di esistenza in cui la voce risuona come un riflesso decentrato dell'esterno, quasi soffocata nella sua stessa condizione". Ed è vero altresì che nell'ultima sezione si trovano concentrati i temi che percorrono l'intera raccolta. Tra questi, indubbiamente principale è il motivo della sete: da leggersi, spiega lo stesso Zanzotto, "non come desiderio ma come arsura, desertificazione del proprio essere, contrapposta a una pericolosa abbondanza d'acque sentite come pervadenti, ma dalle quali è impossibile attingere". Ce n'è abbastanza per indicare la tonalità dominante di questo testo intensissimo. La paura di sé, dei propri sentimenti, quando li si vede oscillare tra gli estremi di una forza infuocata, violenta, inondante, e una contrapposta impotenza diaccia, sopita e arsa: "te sofri/ ti tien a bada/un mar de sguassi/i troppi seci grandi pieni de acua/ me paure tenaresse insensae/ - anca ti mi provo a negar? -". I secchi pieni di acqua sono metafora di un sentimento sovrabbondante, sempre a rischio di rovesciarsi sulla persona amata e travolgerla. Di qui la tragica tentazione a rovesciarli su di sé, questi secchi, a implodere dentro questi nodi.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore