Un'innovativa e anticonformista storia del popolo ebraico che parte dalla convinzione che la vicenda millenaria degli ebrei non possa confondersi con il tragico tentativo di annientarli, e che anche la Shoah vada riletta in una chiave diversa: "L'Olocausto, cioè il genocidio degli ebrei, non fu un evento unico. Se dicessi che è stato unico, cioè che è successo una sola volta nella storia, potremmo anche dimenticarlo, perché non avrebbe più alcuna importanza per i vivi - è successo una volta, e non si ripeterà più. Inoltre, 'unicita' implica un qualche intervento di tipo extra-storico, qualche Dio o qualche Satana, mentre il genocidio degli ebrei è stato il prodotto delle azioni umane, e queste azioni a loro volta sono state prodotte da motivazioni umane. Nessun Dio o Satana era coinvolto. Pertanto, l'Olocausto è stato senza precedenti, non unico. Il che significa che è stato, o può essere, un precedente; e ciò significa che dovremmo fare tutto quello che è in nostro potere affinché non diventi un precedente, ma un avvertimento. Questo è il nesso principale tra le nostre considerazioni sull'Olocausto e quelle sul genocidio".)
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