(Mosca 1853 - Uzkoe, Mosca, 1900) scrittore e filosofo russo. Figlio di un eminente storico, si laureò in filosofia con una tesi su La crisi della filosofia occidentale. Contro i positivisti (1874). L’anno seguente si recò a Londra e fu poi in Egitto. Ritornato in patria, insegnò filosofia all’università di Pietroburgo. All’esposizione del suo originale «realismo mistico», ispirato alla filosofia neoplatonica, dedicò le sue opere principali: Principi filosofici della conoscenza integrale (1877) e Critica dei principi astratti (1880). Contrario alla pena di morte, per la sua veemente richiesta di clemenza per gli uccisori dello zar Alessandro II fu sospeso dall’insegnamento. Dopo avere affrontato i problemi della organizzazione della società cristiana (Storia e avvenire della teocrazia, 1884) e dei rapporti tra chiesa ortodossa e cattolicesimo (La Russia e la chiesa universale, 1889), sollevando, soprattutto con l’ultimo libro, pubblicato a Parigi, incomprensione e ostilità, tornò alla speculazione filosofica con Tre conversazioni (1899) in cui è compendiata la sua concezione mistico-escatologica. Questa concezione, imperniata sul concetto di «sofia» intesa come sapienza di Dio - elemento femminile nel divino, che garantisce un nuovo accordo tra Dio e l’umanità - e la profezia solov’ëviana del «panmongolismo», che avanza da Oriente minacciando la civiltà occidentale, influirono profondamente sulla seconda generazione di poeti simbolisti russi (A. Blok, A. Belyj, V.I. Ivanov), che le assorbirono insieme alle ansie dell’epoca prerivoluzionaria. Personaggio complesso e sfuggente, che alternava le speculazioni mistiche alla frequentazione di una società letteraria dedita alla poesia parodistica e al nonsense, S. lasciò anche un folto gruppo di liriche, nelle quali i momenti di misticismo, che schiudono richiami cosmici e visioni di purezza primitiva, si alternano a sprazzi di grottesco umorismo e di sferzante autoparodia. Fu in rapporto con F.M. Dostoevskij (che lo ritrasse nel personaggio di Alëša nei Fratelli Karamazov), L.N. Tolstoj, K.N. Leont’ev, E. Trubetskoj.