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Una commedia ironica con atmosfere balcaniche grottesche
«Irresistibile» – Movieplayer
«Originale» – Rolling Stone
«Nicola Nocella una specie di John Belushi all'italiana» – Il Venerdì
Isidoro, detto Easy, ha 35 anni, molti chili di troppo e una bella depressione: vive con la madre e passa il tempo davanti alla Playstation. Poi, però, qualcosa cambia: il fratello gli chiede di riportare a casa lo sfortunato operaio Taras, morto per un incidente sul lavoro, trasportando la sua bara fino in Ucraina. Niente di complicato, sulla carta, ma Isidoro è Isidoro e un lungo viaggio attraverso i Carpazi può rivelarsi davvero insidioso. Soprattutto alla guida di un carro funebre!
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un bizzarro, divertente, poetico road movie, dove l’aspetto comico dell’opera, si regge sulla bravura del protagonista, scelto dal regista per la sua capacità di saper interpretare un personaggio dall’espressione perennemente stupita, di chi non capisce bene cosa gli stia accadendo intorno. E assieme ad Easy, anche lo spettatore compie un proprio viaggio interiore, perché tutti abbiamo un peso morto di cui dobbiamo liberarci, un Taras da riportare a casa.
Un film splendido e dolcissimo, velato di malinconia che non cede alla tristezza, ma si apre all'ironia e al riso. Isidoro deve poetare a termine una missione impossibile: riportare a casa la salma di un operaio morto nel cantiere edile del fratello. Nessuno, sano di mente, accetterebbe di partire con una bara al seguito, ma Isi è stralunato, perduto nel ricordo di una vita di successo irrimediabilmente perduta. Imperdibili e divertentissime le sequenze dell'arresto. Consigliatissimo
Un film banale, leggero, una storiella che ruota attorno al personaggio di Isidoro, o meglio Isi, da cui il titolo col gioco di parole ''easy'', con la stessa pronuncia. ''Easy'' anche perchè il compito che al robusto ragazzotto Nicola Nocella dà il truffaldino fratello Libero de Rienzo sarebbe facile in teoria, ovvero portare la cassa funebre di un operaio deceduto al suo Paese dell'est europa, Eppure il povero Isi ne passerà di cotte e di crude...
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Uno dei film più coraggiosi del cinema italiano, un road movie originale che fa sorridere senza smettere di far riflettere
Trama
Isidoro, per i familiari Easy, ha 35 anni ed è stato una promessa dell'automobilismo competitivo fino a quando non ha cominciato a prendere peso. Ora vive con la madre e si imbottisce di antidepressivi. Fino al giorno in cui il fratello gli chiede un favore speciale: un operaio ucraino è morto sul lavoro e la salma va riportata in Ucraina senza troppe formalità. Easy può così tornare a guidare...un carro funebre.
Magnani non si limita, grazie a uno straordinariamente efficace Nicola Nocella, a presentarci un novello Candide che torna a conoscere un mondo che è profondamente mutato da quando lui si è chiuso in un triste isolamento. Ci viene infatti anche proposto un sottobosco imprenditoriale italiano privo di scrupoli, perfettamente rappresentato dal fratello che vuole occultare una morte bianca sfruttando l'ingenuità e la passione repressa per la guida di Easy. Ma non solo, perché il viaggio è costellato di inconvenienti a volte provocatori di risate e in altri casi tendenti alla riflessione sullo stato dell'Unione. Non quella americana bensì quella europea. Perché in questo trasferimento verso Est con bara al seguito si ha modo di scorgere quell'Europa a due velocità di cui si è a lungo è parlato in un passato recente. Da un lato un'Italia che ha un rapporto ambivalente con i migranti (da respingere ma anche da sfruttare) e poi, più si va verso Oriente, Paesi in cui la dimensione rurale ha ancora una grande importanza. Easy li scopre con uno sguardo interrogativo dapprima protetto da una barba invadente e poi con un volto messo a nudo come progressivamente viene messa a nudo la realtà che lo circonda.
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