Leipzig - London, F. A. Brockhaus, 2 voll. in-8° (222x140mm), pp. XX, 567 XIV, 624 legatura editoriale t. tela marrone con titolo in oro, profilo in nero del continente africano ed impressioni in nero. Titolo oro ai dorsi. Tagli marmorizzati. Ritratti litograficoi di Stanley alle due antiporte, numerose tavv. xilografiche f.t. e n.t. In fine del primo vol., 5 carte geografiche a piena pag. relative ai viaggi di Stanley al secondo vol., 3 carte geografiche f.t. (2 ripiegate) e, in fine, ripiegate entro pochette al contropiatto posteriore, 2 grandi carte a due colori, molte volte ripiegate, degli itinerari di Stanley in Africa Equatoriale. Le pp. 536 e sgg. del secondo vol. sono di tabelle e indici. Ottimo stato. Prima edizione tedesca di "Through the Dark Continent or the Sources of the Nile around the Great Lakes of Equatorial Africa and down the Livingstone River to the Atlantic Ocean", uno dei volumi più significativi di Stanley e dell'intera letteratura concernente le esplorazioni dell'Africa, e, nello specifico, la ricerca delle leggendarie sorgenti del Nilo e i laghi dell'Africa Equatoriale. Henry Morton Stanley (al secolo James Rowlands, Denbigh, Galles, 1840-Londra, 1904) legò il suo nome al ritrovamento presso il Lago Tanganica di David Livingstone, creduto disperso in Africa Orfano di padre, accolto in un ricovero per indigenti a soli 17 anni, fu in gioventù mozzo su una nave americana, e, in seguito, secessionista nella guerra civile statunitense, corrispondente del "New York Herald" da vari paesi africani ed europei. Inviato alla ricerca di David Livingstone, creduto disperso, ritrovò l'esploratore scozzese il 10 novembre 1871 presso Ugigi, sul lago Tanganika, del quale intraprese con lui una sistematica ricognizione che portò alla scoperta del suo affluente Rusisi. I due esploratori si separarono a Unyanyembe senza più rivedersi Livingstone morì infatti il 1° maggio 1873, e Stanley, che apprese della notizia solo dieci mesi dopo, si incaricò di proseguire alcuni dei còmpiti prefissisi da Livingstone, come l'identificazione del grande fiume che scorreva presso Nyangwe, risultato poi essere il Congo. Nella fortunatissima spedizione, che fece luce su molti punti ancora oscuri della geografia africana, Stanley identificò il corso fluviale, circumnavigò il lago Vittoria, riconoscendone la zona di spartiacque con l'Alberto e discendendo il corso del Lualaba. Nelle sue successive esplorazioni africane Stanley scoprì il lago Leopoldo II, l'Alberto Edoardo e il Ruvenzori, esplorò l'Arimi, giunse in soccorso di Emin Pascià dopo la caduta di Khartoum e dette un impulso fondamentale alla fondazione dello stato congolese sotto la sovranità dello stesso Leopoldo del Belgio, ponendosi tra i massimi esploratori di ogni tempo. Kainbacher, 403, 1. Embacher, 276.
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