Quando, nel 1957, l'intuizione e il coraggio della casa editrice Feltrinelli portarono alla pubblicazione de Il dottor Živago, Borìs Pasternàk era consapevole delle conseguenze che ciò avrebbe avuto sulla sua vita e su quella dei suoi cari: da un lato la realizzazione di un progetto artistico che l'avrebbe condotto al Nobel e alla fama mondiale, dall'altra l'espulsione dall'Unione degli Scrittori, una violenta campagna denigratoria e la morte civile nel suo paese. A oltre sessant'anni di distanza il romanzo resta una straordinaria riflessione sul destino di una generazione passata attraverso due rivoluzioni e approdata a una faticosa sopravvivenza sotto il regime sovietico. Unanime, la critica di tutto il mondo ha subito riconosciuto che Il dottor Živago si inserisce, per dirla con le parole di Eugenio Montale, «per l'ampiezza del quadro e per la primordialità delle passioni nella tradizione tolstoiana»; e tuttavia, come scrisse Edmund Wilson, esso «non è affatto un romanzo d'antico stampo ... è un romanzo poetico moderno, il cui autore ha letto Joyce, Proust, e Kafka e ... s'è allontanato dai suoi predecessori per inventare, in questo campo, un genere suo proprio».
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Aver visto il film, che tanti anni fa David Lean trasse dal “Dottor Živago”, confesso che ha un po’ condizionato la mia lettura del romanzo, almeno verso la fine (scoprire che la celeberrima scena finale del film è praticamente assente dal romanzo mi ha lasciato a bocca aperta). Comunque sia, al principio sono rimasto entusiasta dalla scrittura di Pasternak, dalle sue descrizioni della natura, un fuoco d’artificio d’immagini sublimi (si sente il grande poeta dietro quella prosa cesellata). Andando avanti, nonostante la capacità del libro di riprodurre, grazie alla diversità dei tanti personaggi, tutte le sfaccettature di un periodo storico complesso e tragico, il mio entusiasmo si è lievemente smussato davanti a questo autentico romanzo fiume, ma ciò non toglie che ne consiglio vivamente la lettura.
Impegnativo , ma mi è piaciuto molto . Storico , tratta delle varie rivoluzioni che hanno attraversato la Russia. Sullo sfondo una storia d'amore. Consigliato!
Un libro universalmente ricordato e associato, a torto, con la storia del sofferto amore tra Jurij e Lara, ma non è proprio così, o meglio, non è solo questo, "Il dottor Živago" è la storia degli uomini e delle donne russe e della loro vita, altrettanto sofferta, ed una profonda riflessione sulla loro inquietudine durante la grande guerra e, soprattutto, durante e dopo la rivoluzione e la guerra civile, raccontati con sensibilità unica e ingentiliti dall'incantevole descrizione della natura che è parte essenziale del romanzo. Certamente e a pieno titolo tra i grandi romanzi della letteratura russa anche se non vi ho trovato quell'ironia, quel sarcasmo e quella vena quasi comica presente in quasi tutti gli altri letti, in questo, nondimeno, c'è l'immensa poesia di Pasternak.
Impegnativo ma personalmente ottimo.