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Anno edizione: 2012
Anno edizione: 2013
Anno edizione: 2012
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Mi sono piaciute le metafore, gli accostamenti audaci, il contrasto tra la tentata raffinatezza di queste donne e l'ambiente deludente e squallido che le circonda. Però non capisco dove vuole andare a parare... adatto senza dubbio a donne con una lunga e variegata esperienza amorosa, altrimenti non si riesce ad identificarsi.
Libro per pochi e di una delizia amara come tutti i romanzi della Matteucci: la più brava scrittore italiana.
Rosa Matteucci si è sbagliata nel titolo: le donne (almeno quelle come me) non perdonano nemmeno i rettangoli di carta come questo. Non esagero nel dire che questo sia uno dei peggiori "libri" che mi siano capitati fra le mani (e forse fra i peggiori al mondo). Ebbene, di cosa parla? Non l'ho proprio capito per colpa dell'accozzaglia disordinata di svariati elementi narrativi piazzati a casaccio. O meglio, io ho capito così: due donne dallo spessore psicologico della carta igienica vogliono conquistare gli uomini che amano e che non se le filano nemmeno di striscio (addirittura una delle due ama così tanto il suo uomo, che per tutta la storia lo chiama per cognome)! E fin qui tutto ok, potrebbe svilupparsi una buona storia? Peccato che l'autrice sfoggi in maniera assolutamente pessima tutta la sua "cultura", infarcendo il tutto con citazioni completamente casuali di intellettuali, scrittori, registi e filosofi dei secoli passati, di pubblicità e attualità, oltre a metafore e paragoni che non c'entrano un bel niente con la trama, rovinandola fino a sfociare nella volgarità fine a se stessa. In confronto il diario che scrivevo io a dodici anni era la Magna Charta Libertatum. Se potessi, gli darei zero stelle, e l'uno qui presente va solo alla bellissima copertina. Mi raccomando, non leggetelo per nessuna ragione al mondo! Un giorno mi ringrazierete per questo avvertimento. Evitatelo, evitatelo, evitatelo! D'altronde, come si dice in questi casi? Ah sì: "Uomo avvisato, mezzo salvato".
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