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Recensioni Donne nei loro letti

Donne nei loro letti di Gina Berriault
Recensioni: 5/5

“Donne nei loro letti” ha una logica onirica che offusca i confini tra sé e gli altri, i fatti e i sentimenti, il dramma e la realtà. ecco i punti di forza di gina berriault come scrittore: la precisa bellezza del suo linguaggio, i vividi confronti che disegna tra percezione e realtà, e l’enorme compassione con cui rappresenta i suoi personaggi.

«I racconti di Gina Berriault - veramente bellissimi - svelano un'autrice che sembra possedere la pietas di Cechov e la grazia di Katherine Mansfield, la descrizione di Carver e l'esattezza di Calvino - insomma, sono un miscuglio di straordinarie doti narrative, che rendono il libro un classico a sorpresa della grande letteratura novecentesca - un classico del tutto sconosciuto» - Mario Fortunato, L'Espresso

«Gina Berriault scrive con delicatezza ed emozione, con acuta intelligenza e in definitiva, con umanità» - Elle

«È una maestra della suggestione e conosce le bugie che si celano nel piccolo spazio dei segreti» - Lynell George, Los Angeles Times

Pubblicata per la prima volta nel 1996, quando l’autrice aveva settant’anni, Women in Their Beds è la raccolta finale di gina berriault. il volume rappresentò una svolta per berriault, portandole finalmente l’attenzione critica che meritava. Fu ampiamente elogiato dalla stampa e vinse numerosi prestigiosi premi letterari nazionali. lynell george del los angeles times book review scrisse: “gina berriault scrive dei letti che costruiamo e in cui poi siamo costretti a stenderci”.
la storia che dà il titolo alla raccolta è ambientata a San Francisco alla fine degli anni ’60 e descrive le esperienze di una giovane attrice, angela anson, che ha un lavoro come assistente sociale all’ospedale della contea. Qui svolge il compito di assegnare le pazienti del reparto femminile ad altri istituti, ma si oppone al suo ruolo di ingranaggio della burocrazia, identificandosi fortemente con le donne oppresse. angela collega così i destini che le donne condividono, formando una teoria secondo cui le donne sono “inseparabili dai loro letti”. )
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