Dall'autore di Breve storia di sette omicidi vincitore del Man Booker Prize 2015.
«Scritto con lo spirito di Alice Walker e Toni Morrison, ma con uno stile assolutamente originale, il secondo romanzo di Marlon James è tanto bello quanto sconvolgente.» - The New York Times
«La voce narrante è così solida, le descrizioni così dettagliate e credibili, da rendere impossibile non farsi coinvolgere. Le donne della notte è un libro difficile da mandar giù, ma ancora più difficile da mettere giù.» - Chicago Tribune
«Le donne della notte non è un semplice romanzo storico. È un canto sull'amore e sull'odio.» - Los Angeles Times
«Due son le cose che dovete sapere se volete conoscerla. Lilith era appena nata che già le donne la guardavano tremando di paura per via di quegli occhi verdi che illuminavano la stanza, ma non come fa la luce del sole. Nessuno la voleva quella mocciosetta e il soprintendente Jack Wilkins ebbe a dare disposizioni speciali per mettere una negra a prendersi cura della piccola, perché se no uomini e donne sarebbero stati ben contenti di lasciarla nella selva e che la terra se la riprendesse. Un'altra cosa. Una bambina come Lilith non nasce con gli occhi verdi perché Dio ha deciso d'essere oltremodo gentile con una negra. Quel che è certo è che Lilith è l'unica a essere cresciuta in una capanna con una donna che chiamava madre e un uomo che chiamava padre, ma senza somigliare né all'una né all'altro.»
Lilith nasce con gli occhi verdi. Lilith nasce alla fine dell'Ottocento, all'interno della tenuta Montpelier, una piantagione di cotone giamaicana, in cui dominano il razzismo e la violenza. Un vero e proprio campo di concentramento dove i confini tra bene e male, giusto e sbagliato, lucidità e follia diventano via via sempre più labili e indistinguibili. Lilith, nonostante gli occhi verdi, è nera, dunque schiava, e cresce, praticamente sola fino a quando non le verrà proposto di unirsi alle "donne della notte", un gruppo di schiave, una sorellanza che sta cercando di ribellarsi alla schiavitù, alla violenza, agli stupri. Ma Lilith è un personaggio complesso, irrisolto, a modo suo feroce. È convinta che i suoi occhi verdi - prova che suo padre era un bianco - la rendano non solo diversa, ma migliore rispetto alle altre schiave. I suoi piani, perciò, sono molto più ambiziosi rispetto all'organizzare una semplice rivolta: "a volte vorrebbe che il grande Dio venisse a trascinare di nuovo via tutti fra le acque. La piantagione, la tenuta e la contea. Il paese e il mondo. Magari così tutti ricomincerebbero daccapo e gli schiavi sarebbero liberi e i liberi sarebbero schiavi".
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