L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Nella prima parte della plaquette "la donna grassa" di Andrea Rompianesi, si assiste ad una sorta di scolpitura d'una biomassa evocativa, attraverso quartina sempre cadenzate da ritmo allitterato e sorvegliato, dove il lavoro sui volumi sonori della parola, scarnifica sempre costantemente con un tempo in levare. L'effetto estremamente interessante di questa procedura, risiede nello sviluppo antitetico rispetto all'evidenza del concetto che il titolo stesso suggerisce, eppure il lettore, attraverso queste spezzettature dei versi, percepisce il lavoro d'approccio ad una forma che all'inizio è "tenace comparto d'uso" ed alla fine di un periplo anche spaziale, discende dall'alto verso l'orizzontalità, fino a risiedere in "usurate stanze". In questa allocazione, nella quale si è composta e delineata una circonferenza, il confine è raggiunto e statico: le metafore hanno lavorato gli ingredienti "dell'accorpata carpa" ed hanno predisposto "tondeggianti ascolti". Da qui, inizia la vera e propria traslazione corporea di un soggetto in un ambiente marino. I versi vengono distesi e l'interpunzione dello slash fa nascere pause che permettono visivamente e sensorialmente di percepire il soggetto avanzante, descritto e pedinato con soggettive di poesia in movimento. E' dunque avvenuto un evidente cambio di registro e l'autore è ora abile a lasciare spazio percettivo nelle parole, le quali sequenziano per aprire la figurazione del dettaglio; "oscillando/la borsa a diretto contatto con il blu del costume" ed a far proseguire lo spostamento della donna grassa tenendo la giusta distanza con il correlativo dell'oggetto.; "lo sguardo rivolto al selciato/dove pietre ripetono". l'identità di questa messaggera paradossale della memoria si svela nell'atto della memoria stessa e nella sua attesa.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore